Le Opzioni dei Talenti – Salvatore Donato Consonni

L’emergenza del Coronavirus ha sicuramente messo a dura prova l’equilibrio sanitario, sociale e culturale di tutti i paesi del mondo. In tale circostanza sono emerse ancora con più evidenza le lacune e le criticità di ogni singola nazione. Salvatore Donato Consonni ritorna, dopo la sua prima pubblicazione, sulle criticità del nostro paese. “È un paese così diviso, l’Italia” aveva scritto Oriana Fallaci, fazioso e avvelenato anche all’interno di partiti, dove spesso si perseguono interessi personali. Inerzia, indolenza, indifferenza e scetticismo hanno pesato molto sulle scelte politiche e sull’atteggiamento dei singoli cittadini. “Allora bisognerebbe andare oltre i nostri confini italici e pensare all’Europa” scrive l’Autore “si parla sempre di integrazione e con questa parola si pensa normalmente agli immigrati extracomunitari. Il problema dell’integrazione in Europa invece riguarda soprattutto i cittadini europei, che sono sempre più astiosi gli uni contro gli altri” in una crisi economica che acuisce sempre più questi cattivi sentimenti. È necessario pertanto guardare al futuro con spirito critico e responsabilità sociale per cambiare in meglio l’Italia.

Salvatore Donato Consonni è nato nel 1950 a Camparada, allora in provincia di Milano, oggi di Monza e Brianza. Si è laureato in Fisica all’Università degli Studi di Milano e si è occupato di inquinamenti ambientali presso l’Istituto di Ricerche Breda della stessa città. È stato Capo dei programmi ambientali e di sicurezza sul lavoro della IBM Italia e SEMEA (Sud Europa, Medio Oriente ed Africa), ove ha esercitato anche il ruolo di “Chemical Authority”. Ha fondato e svolto funzioni di amministratore, direttore tecnico e consulente senior in alcune società di consulenza, specializzate nei settori dell’ambiente e della salute e sicurezza sul lavoro. Come consulente di direzione, opera con grandi aziende e multinazionali, italiane ed estere.

Oggi parliamo de Le Opzioni dei Talenti, un saggio di Salvatore Donato Consonni pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros Il Filo.

Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter fare quattro chiacchiere, seppur virtuali, con l’autore Salvatore Donato Consonni per parlare del suo saggio Le Opzioni dei Talenti.

  • Partiamo dal sottotitolo “Siamo orgogliosi di essere italiani”, è orgoglioso di essere italiano?

Si, sono molto orgoglioso di essere italiano. Di essere figlio di un popolo che ha espresso molte delle migliori menti della storia, così come sono orgoglioso di un Paese, la nostra Italia, che possiede un patrimonio storico, artistico e culturale senza eguali. Non sono per nulla orgoglioso, invece, delle nefandezze politiche e culturali perpetrate negli ultimi cinquant’anni della nostra storia da una classe politica che ha, via via, smarrito la strada del servizio e del bene comune per alimentare l’ingordigia di interessi personali e clientelari che hanno letteralmente saccheggiato lo Stato. Con il risultato di farci vivere con la spada di Damocle di un enorme debito pubblico che pregiudica buone prospettive di vita alla future generazioni, e costringe molti dei nostri migliori ragazzi e ragazze a prendere la strada di altri paesi perché convinti che il nostro sia morto e non abbia più un futuro meritevole di essere vissuto.

  • Quale messaggio ha voluto comunicare con il suo libro?

Mi sono rivolto principalmente ai molti giovani in gamba del nostro Paese che non sono né indolenti né bamboccioni, nella speranza di convincerli che con ottimismo, onestà ed impegno, si possa ancora tentare di risalire la china in cui siamo tristemente sprofondati.È proprio dalla consapevolezza del nostro grande passato che possiamo attingere la voglia di riscatto e stimolare la sensibilità necessaria ad innescare l’auspicata azione di miglioramento culturale ed economico. Poi, in subordine, mi sono rivolto ai molti adulti indifferenti ai gravi problemi della società, soprattutto a quelli che facendo parte di una certa agiata borghesia godono ancora di buoni privilegi, nonostante tutte le difficoltà degli ultimi quindici anni, a partire dalla crisi economica innescata dai prestiti americani subprime. Il mio è un tentativo, probabilmente sin troppo velleitario, di scuoterli da questa sorta di “astensionismo”, in parte certamente derivato da sfiducia, scoramento, perdita della speranza da parte di chi non riesce più a credere che il nostro Paese sia davvero riformabile, date le molte delusioni patite in troppi decenni di pessima politica, con condizioni economiche e sociali in continuo peggioramento.

  • Avendo già pubblicato una prima edizione, come sono state le sue esperienze editoriali?

La prima edizione de “Le Opzioni dei Talenti” mi ha dato molte soddisfazioni per il gradimento di amici e conoscenti che hanno molto apprezzato la mia “opera prima”. Il libro è stato anche finalista al Premio Letterario Città di Arcore, del 2016, con diploma di merito. Invece, nessuna soddisfazione commerciale. Mi sono reso conto che l’auto pubblicazione, senza un’adeguata casa editrice alle spalle che possa promuovere adeguatamente un’opera, non si abbia praticamente alcuna possibilità di successo. Credo sia quasi impossibile farsi leggere da “signor nessuno” in un paese dove migliaia di “signor qualcuno” decidono nella loro vita di pubblicare almeno un libro, magari facendoselo scrivere da altri, giornalisti o scrittori più o meno affermati.

  • Perché ha scelto questo titolo per il suo libro?

Perché il nostro è un Paese stracolmo di talenti, come la storia sta a testimoniare. Il problema che questi talenti possono essere utilizzati in molti modi diversi: dai fini più nobili alle peggiori nefandezze, in funzione soprattutto del contesto socioculturale che si va a determinare. È veramente un grande peccato perché quando i talenti non ci sono, pazienza! Ma se ce ne sono tanti che vengono maldestramente e colpevolmente sprecati è un vero sacrilegio di cui finiamo per essere tutti corresponsabili, soprattutto se non facciamo nulla per cambiare questo stato di cose.

  • Ha qualche piano per il futuro?

Si, una raccolta di racconti brevi che mi ha molto appassionato negli ultimi anni. Racconti che hanno per sfondo i luoghi ed i tempi della mia infanzia e giovinezza, in un contesto socioculturale molto diverso da quello attuale. Mi ha appassionato l’accostamento fra la cultura di allora e quella di oggi, e le osservazioni ed insegnamenti che ne ho potuto trarre. Lascio quindi momentaneamente la saggistica per tuffarmi nella narrativa e nelle emozioni che l’accompagnano. Non tralasciando mai però di approfondire i temi culturali e sociali che scaturiscono dalle storie e dai personaggi raccontati.

Noi del gruppo Albatros il Filo non possiamo che ringraziare ancora una volta Salvatore Donato Consonni per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, a lui va un grandissimo in bocca al lupo per Le Opzioni dei Talenti e per il futuro.

A te lettore buona lettura e ti raccomando, coltiva il tuo talento. Ci sentiamo presto.

La vostra redattrice.

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