La favola dell’uomo comune

“Favole per adulti” di Coppelia Ortiz

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano diceva Antoine de Saint-Exupéry e forse è per questo che, da adulti, si va in cerca di storie che assomiglino un po’ alle favole. Coppelia Ortiz riesce perfettamente in questa comunione, distaccandosi dalla consolidata formula del “C’era una volta, in un mondo lontano…” per far entrare nelle sue storie tanto il passato quanto il presente, tanto il lontano quanto il vicino, raccontandoci avventure che non hanno a che fare con draghi o ranocchi che si trasformano in principi azzurri ma con personaggi che portano il nome di nostro fratello, di nostra madre, del nostro più caro amico…

Ecco allora Giancarlo, Margherita, Giulio, Carlotta e tanti altri che, in un’ambientazione realistica seppur non vera, si confrontano con un malanno, un incontro casuale, una richiesta d’aiuto, una vittoria, fondendo in sé stessi i vari moti del sentire umano e conducendoci in uno sconfinato viaggio dell’immaginazione dove le parole si trasformano quasi in una visione filmica.


Fiabe per adulti” si legge come un bicchiere d’acqua fresca, senza le complicazioni semantiche e lo sperimentalismo dei romanzi dei nostri giorni, in un ritmo incalzante e persistente che ci lascia la libertà di decidere di leggere l’intera sequenza fino a chiusura oppure un solo racconto al giorno, dedicandogli pochi minuti.


Qualsiasi sia la vostra scelta, se avete bisogno di una morale ricca di innocenza, pentimento, umorismo, arte, amore, avarizia e tanto altro ancora, non potete non leggere l’opera di Coppelia Ortiz.

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