GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Storie oltre l’orizzonte – Carmelita Sacchetta

Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros, dove oggi abbiamo il piacere di dialogare con Carmelita Sacchetta, autrice del libro “Storie oltre l’orizzonte”. Quest’opera ci invita a esplorare vite ordinarie che diventano straordinarie nel momento in cui i protagonisti decidono di varcare i propri orizzonti, fisici e mentali. I racconti, intrecciati da temi universali come la ricerca di se stessi, il coraggio e la lotta contro le proprie paure, ci portano a riflettere su come ciascuno di noi possa trovare la propria chiave di svolta. Scopriremo insieme il viaggio interiore di personaggi come Maria Laura, Giada e Giuseppe, che, attraverso le loro storie, ci insegnano che a volte l'”altrove” è più vicino di quanto immaginiamo.

Come è nata l’idea di “Storie oltre l’orizzonte” e cosa ti ha ispirato a raccontare queste particolari vicende?

Ho deciso di scrivere STORIE OLTRE L’ORIZZONTE per fissare sulla carta e non lasciarle ‘solo’ nei meandri della memoria, 8 storie vissute davvero, che mi hanno colpito molto nel mio profondo, delle quali sono venuta a conoscenza per lo più casualmente in quanto mi sono state raccontate in circostanze più svariate, dai protagonisti o da persone a loro molto vicine. Mi ha ispirato il fatto che i protagonisti di queste storie, pur attraversando anche momenti per loro non facili, né felici, lo hanno fatto vivendo in maniera semplice e totalmente naturale, senza opporsi agli eventi, ma seguendo il corso della vita stessa, ciascuno in base alla propria età, alle circostanze ed all’ambiente in cui si sono trovati a vivere. Mi è venuto automatico il parallelismo con la natura che cambia e si rigenera attraversando le 4 stagioni perché io dipingo e adoro dipingere fiori, piante e paesaggi ed è proprio l’avvicendarsi delle stagioni che dà valore e bellezza alle cose arricchendole e colorandole ogni volta in maniera diversa.

Ciascun personaggio affronta un cammino verso la scoperta di se stesso e del proprio “altrove”. C’è un personaggio con cui ti senti maggiormente legata o che rappresenta, in qualche modo, un riflesso della tua esperienza personale?

Le storie che ho narrato in questo libro mi stanno tutte a cuore per via della loro intensa ed a volte dolorosa) semplicità con le quali sono state vissute; posso dire però che i racconti che si sono svolti nella natura, mi ricordano molto i profumi ed i colori dell’ambiente che mi circonda perché io sono cresciuta ed abito in campagna. La storia ‘ la maglietta azzurrina’ che vede protagonista Giuseppe, mi ha toccato particolarmente in quanto mi ha portato alla mente mio padre, un uomo molto semplice che faceva il contadino e che è morto di infarto fulminante 30 anni fa, del quale, vista la precoce morte, ho conosciuto pochissimo perché era un uomo estremamente riservato e silenzioso, schivo a raccontare di se.

Nei tuoi racconti si percepisce un profondo equilibrio tra i momenti di vulnerabilità e quelli di coraggio. Come hai sviluppato questi aspetti emotivi nei protagonisti?

Mi sono solo limitata a raccontare ciò che i protagonisti hanno vissuto e come lo hanno fatto. Con quanta pazienza e coraggio. Che poi è ciò che mi ha colpito di più. Sapendo resistere ai momenti di difficoltà incontrati lungo il percorso della vita e provando gioia rigenerante nei momenti sereni, senza avere ne’ premeditazioni ne aspettative per il futuro, ma semplicemente attraversando il mare della vita con le sue tempeste e le sue bonacce rassicuranti.

Il titolo del libro suggerisce un “orizzonte” da superare. Per te, cosa significa “varcare l’orizzonte” nella vita reale?

Ciascuna persona, pensando alla propria vita, e pensando al proprio futuro, può individuarne la ‘linea dell’orizzonte’ (così come succede in natura guardando un panorama) intesa come meta , traguardo da raggiungere, conquista. Per me l’orizzonte, pertanto, non è un limite ma è uno stimolo a volerlo raggiungere ed anche a varcarlo per trovare panorami sempre più belli e stimolanti. Quindi orizzonte come motivazione, sfida a superare i limiti, oltrepassando gli ostacoli per lasciarseli alle spalle e farne solo un ricordo.

Qual è il messaggio principale che desideri lasciare ai lettori attraverso le storie di Maria Laura, Giada, Giuseppe e gli altri protagonisti?

Il messaggio che voglio lasciare al lettore con le mie STORIE OLTRE L’ORIZZONTE è il senso di concreta positività che deve sempre accompagnare la vita di ognuno, qualunque sia il momento che egli sta vivendo. Nei racconti, della vita dei personaggi che, pur continuando il loro percorso, a volte incontrando ostacoli sul cammino, continuano a procedere assolutamente non con rassegnazione ma con la certezza che andando avanti, anche gli scogli più grossi si superano, la tempesta si placa e riappare il cielo azzurro e spesso l’arcobaleno.

Grazie, Carmelita, per averci accompagnato in questo viaggio attraverso le “Storie oltre l’orizzonte”. Le tue parole e i tuoi racconti ci ricordano che ogni sfida, ogni limite superato, è un passo verso la scoperta di noi stessi e di nuovi orizzonti. Auguriamo ai nostri lettori di lasciarsi ispirare dalle storie che hai narrato e di trovare, attraverso la lettura, la forza per affrontare i propri percorsi personali.

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