Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros, dove esploriamo le menti creative dietro le opere letterarie più affascinanti del nostro tempo. Oggi abbiamo l’onore di ospitare Swami Dhyan Pantha, l’autore visionario di “Ordinis Sacerdotalis. Il Loop Temporale.” Con un approccio audace e alternativo, questo libro ci trasporta attraverso un viaggio senza precedenti nel panorama storico e nella cronaca contemporanea, offrendo una prospettiva unica intrecciata con i classici di tutti i tempi. Swami Dhyan Pantha si distingue per la sua capacità di avventurarsi in un’intricata matassa di informazioni, svelando potenziali verità nascoste nei misteri che permeano l’umanità. È una guida discreta e autorevole, che ci invita a esplorare le profondità dell’immaginazione attraverso le sue pagine. Senza ulteriori indugi, entriamo nel vivo di questa intervista con cinque domande all’autore di questa straordinaria opera.
Qual è stata l’ispirazione principale che ti ha spinto a scrivere “Ordinis Sacerdotalis. Il Loop Temporale” e come è nata l’idea di questo libro?
La mia curiosità verso l’inconsueto, le nozioni raccolte che non stridono con la mia “forma mentis”, ma anzi, la stimolano a una maggiore e più dettagliata ricerca. Questo mi ha spinto a verificare quanto più possibile le informazioni che si presentano nel mio percorso di vita. Argomenti storici e di cronaca sono diventati nel tempo “files” del mio archivio. L’idea di divulgare tutte queste informazioni mi ha portato a trovare un modo non troppo pretenzioso o forzato di trasmettere quanto acquisito. Ho individuato nella creazione di personaggi la giusta amalgama per raggiungere il mio scopo, con una trama da libro di narrativa.
Il tuo libro intreccia elementi storici e contemporanei con maestria. Come hai gestito la ricerca e l’integrazione di queste informazioni nel contesto narrativo?
Alcune letture hanno decisamente influito sul mio percorso, con vere e proprie illuminazioni. Con mio stupore, esse si integravano perfettamente con quanto avevo fin lì recepito, amplificando la mia voglia di ricerca. Come in un grande puzzle, nel tempo hanno cominciato a delineare immagini che, anche se incomplete, andavano a formare contorni sempre più nitidi. La lettura di studiosi accademici e di studiosi considerati eretici mi ha indirizzato. Intrecciando quei dati, emergeva anche una cronologia degli eventi. Infine, la selezione degli elementi più coerenti e la successiva distillazione hanno estratto il succo del concetto da esprimere, riassunto nel titolo del testo: “Ordinis Sacerdotalis”. Questa casta sacerdotale, “Principi Dinastici”, da cui emersero Re, Capi Religiosi e Sacerdotesse eruditi, rappresenta quel “Sangue Reale” che molti studiosi eretici attribuiscono per sovrapposizione fonetica del francese antico al “Santo Graal”. La “Coppa” rappresenterebbe il ventre di una donna di origini nobili che darà alla luce il successore in linea di sangue di quell’antica discendenza, che nella Bibbia, ma non solo, viene attribuita al popolo Adamita.
I personaggi di “Ordinis Sacerdotalis” sembrano guidare i lettori attraverso un viaggio di scoperta. Quale ruolo giocano nella trama e come si collegano alle tematiche principali del libro?
La complessità della materia non poteva essere raccontata semplicemente. C’è stato pertanto bisogno di affidare a narratori eterogenei il compito di divulgare tali informazioni. Da lì, la creazione dei personaggi e la trama del libro. Gli stessi spaziano, per via della complessità dei temi trattati, dalla fantascienza alla saggistica, fino alla cronaca di tutti i tempi. Essi sono fondamentali per rendere più fluida e accettabile la quantità di informazioni contenute nel testo, collegandosi vicendevolmente alle tematiche principali della narrazione.
La tua opera sfida le aspettative letterarie tradizionali. Come pensi che i lettori reagiranno a questa nuova prospettiva e quali emozioni speri di suscitare in loro?
La mia volontà non è mai stata quella di sfidare concezioni generali, né istituzioni letterarie, tantomeno quelle accademiche o religiose. Credo che il testo sia molte cose, anche se esce dagli schemi consueti. Per i temi trattati, potrebbe sembrare una sorta di innovazione letteraria. Infatti, se dovessi catalogare il libro, non saprei dire se è saggistica o narrativa. Avrei piacere se molti lettori ne discutessero. Le emozioni, fortunatamente, sono già formate all’interno di ogni essere senziente e ognuno risponderà in base alla propria cultura, sentimenti, discernimento, convinzioni e gruppo di appartenenza. La mia volontà è stata quella di offrire un nuovo punto di vista su nozioni trattate da sempre da un punto di vista classico. Sarei felice se il testo suscitasse nei lettori una qualsiasi emozione. In fondo, un libro dovrebbe avere questo scopo. È nel cuore di ogni autore la speranza che queste emozioni siano per lo più collimanti e comprese, se non, accettate dal lettore, al quale auguro di poter scendere profondamente nella lettura e percepirne i contenuti come io li ho percepiti durante la sua stesura.
Infine, quale messaggio principale vorresti che i lettori portassero con sé dopo aver letto “Ordinis Sacerdotalis. Il Loop Temporale”?
Mi piacerebbe che i lettori trovassero in questa lettura molte cose, tra cui una maggiore attenzione e consapevolezza del mondo circostante, attuale e derivante da condizionamenti storici. Vorrei che avessero voglia di rileggerlo per approfondire temi che sono sempre più emarginati dal vivere caotico quotidiano. Che ritrovassero il senso del proprio spazio personale per dedicarsi al proprio mondo interiore, dove con un po’ d’immaginazione si può vagare all’infinito. Ai più pragmatici, il messaggio che dò è di approcciare con curiosità e con uno studio di verifica, anche al di fuori degli schemi classici. Ma soprattutto, auguro ai lettori di passare il tempo assorti piacevolmente nel contesto della narrazione.
Ringraziamo Swami Dhyan Pantha per averci offerto uno sguardo approfondito sul suo straordinario lavoro, “Ordinis Sacerdotalis. Il Loop Temporale.” La sua capacità di intrecciare storia e contemporaneità, insieme alla sua prospettiva unica, ci offre una lettura che sfida e ispira. Invitiamo tutti i nostri lettori a immergersi nelle pagine di questo libro, dove misteri e verità si svelano in un viaggio senza tempo. Restate sintonizzati sul blog del Gruppo Albatros per altre interviste con autori straordinari e nuove scoperte letterarie. Buona lettura!
