GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Prima di domani – Simone Boatto

Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros! Oggi abbiamo il piacere di ospitare Simone Boatto, giovane e talentuoso autore del thriller “Prima di domani”. Con una penna fresca e scorrevole, Simone ci porta negli oscuri intrighi di efferati crimini, seguendo le indagini dell’investigatore privato James Sinclair. Tra sparizioni misteriose e una serie di omicidi giornalieri, Sinclair si troverà a dover affrontare enigmi complessi e a dubitare delle proprie capacità investigative. Scopriamo insieme cosa si cela dietro questo intrigante romanzo e quali sono state le ispirazioni di Simone per la sua opera d’esordio.

Come è nata l’idea di “Prima di domani”? Cosa ti ha ispirato a scrivere questo thriller?

L’idea di “Prima di domani” è nata in occasione della mia tesina di terza media: oltre all’elaborato che avrei presentato, desideravo portare un progetto aggiuntivo, qualcosa di speciale che mi avrebbe distinto dagli altri studenti. Essendo un appassionato di lettura e scrittura, in particolare di gialli, e avendo scelto di realizzare una tesina sulla criminologia, mia madre mi ha suggerito di scrivere un racconto. Io ho preso sul serio il suo consiglio e mi sono cimentato nella scrittura di questo thriller. Ho iniziato a mettere su carta delle idee e poi, a poco a poco, ho dato il via al primo capitolo, proseguendo fino ad arrivare al tredicesimo.

James Sinclair è un personaggio molto complesso. Come hai sviluppato la sua figura e quali sono state le sfide nel renderlo così realistico?

Leggendo gialli sin da quando ero bambino, ho subito pensato di rendere protagonista del mio racconto un ragazzo della mia età, o poco più grande. Tuttavia, dopo averci riflettuto a lungo, ho preferito seguire i casi narrati attraverso il punto di vista di James Sinclair, un detective privato e quindi un professionista. Nella costruzione della sua personalità, ho scelto di inserire alcuni tratti distintivi della mia: infatti Sinclair mette sempre in conto la possibilità di fallire, ma tende ad essere altruista; ciò nonostante, si dispera quando comincia a intravedere un fallimento ed eccede nell’ira quando questo dipende dalle azioni di altri. Una delle maggiori sfide che ho incontrato è stata mantenere la coerenza del personaggio: è molto complesso fare attenzione a non inserire elementi e comportamenti che possano contraddire la figura descritta precedentemente, annullando la realisticità che si vuole conferire al personaggio. La precisione nel rispettare le caratteristiche scelte per i personaggi è fondamentale e, se non mi fossi appuntato una scheda dettagliata in particolare su James Sinclair, avrei certamente avuto più difficoltà nel rimanere fedele alla sua descrizione.

Nel libro ci sono molti colpi di scena. Come hai lavorato per mantenere alta la tensione e sorprendere i lettori?

Sin da quando ho cominciato a scrivere i miei primi racconti, io scrivo. Mi spiego meglio: dal momento in cui appoggio la penna sul foglio, o comincio a digitare sulla tastiera, non mi fermo finché una storia non è conclusa, oppure, nel caso di racconti lunghi, finché qualcuno mi riporta alla realtà. Mi è capitato solo poche volte nella mia vita di interrompere la scrittura perché non avevo più idee, ma non è stato il caso di questo libro. Le idee si creano nella mia mente contemporaneamente alla scrittura e, ad ogni elemento che aggiungo, una nuova idea si materializza nella mia testa grazie a quell’elemento, e così via, come in una catena che mi permette di non smettere mai di scrivere. Dunque, i colpi di scena presenti nel mio libro non sono frutto di una pianificazione dettagliata precedente alla scrittura, ma dipendono molto dagli elementi che li precedono e da un lungo lavoro di rilettura ed eventuale rielaborazione che svolgo al termine dei miei lavori. Ad ogni modo, considero i colpi di scena molto importanti per non rendere banale e noiosa la narrazione, per questo motivo scrivo sempre una carrellata di idee prima di iniziare a digitare la prima parola del capitolo e mi appunto con precisione le idee che mi vengono mentre sono fuori casa e/o sto facendo altro.

“Prima di domani” è il tuo primo libro. Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato durante il processo di scrittura?

Gli ostacoli che ho incontrato nella stesura del mio libro sono stati senza dubbio numerosi. Una difficoltà che ogni scrittore incontra quando scrive perché deve o vuole, ma non perché ha effettivamente delle idee che l’hanno spinto a scrivere, è il foglio bianco. Molti la chiamano paura del foglio bianco, ma io non la considero tale: si tratta di un semplice spazio bianco sul quale si può scrivere ogni cosa, in completa libertà, e la libertà non mi spaventa. È solo uno dei tanti ostacoli che si può tranquillamente superare prendendo spunto da libri, film o serie TV. Quando comincio a costruire una storia nata dall’unione di cose viste e lette in precedenza, ecco che immediatamente la mia mente ne crea una un po’ diversa, che mi sblocca nuove idee per renderla ancora più differente, e così finché la storia diventa unica, originale e migliore di quelle scritte in passato. Un altro ostacolo molto complesso e pericoloso è la coerenza: come ho già detto per la descrizione di Sinclair, si tratta di un elemento fondamentale per conferire realisticità alla narrazione, ma è anche uno degli elementi più difficili da controllare. Per questo svolgo sempre un piccolo ma fondamentale lavoro di progettazione all’inizio, almeno per quanto riguarda i personaggi principali e la trama generale, e uno di revisione dell’elaborato e rielaborazione di eventuali incongruenze. Un’altra grande difficoltà che ho riscontrato è stata la cura della forma: cercando di imitare scrittori il cui stile dinamico e scorrevole mi entusiasma, mi è capitato di rendere alcuni punti della narrazione un po’ aggrovigliati e di difficile comprensione a chi non conosce il mio pensiero e che quindi non riesce ad entrare immediatamente nel merito di quel determinato passaggio. Diventa dunque complicato rielaborare affinché tutti possano comprendere, ma alla fine riesco a pulire la mia scrittura e mantenere il mio stile unico. Un’altra grande difficoltà è la rilettura, sotto due punti di vista: il tempo impiegato per ricontrollare ogni capitolo, paragrafo, frase e parola è notevole; perciò, non è semplice notare eventuali errori dovuti alla velocità nella scrittura; inoltre, rileggendo più volte le stesse cose, dopo un po’ alcune cominciano a sembrare prive di senso, rendendomi insicuro e portandomi a dubitare a volte di quanto ho scritto. Come ultimo ostacolo, mi sento di citare la scuola. Sono un ragazzo studioso e ci tengo a mantenere alto il mio rendimento scolastico, prestando la giusta cura e attenzione a quanto ogni giorno mi viene trasmesso dai miei professori. Tuttavia, l’impegno nella scuola rende difficile trovare del tempo per scrivere. In quanto studente, devo sfruttare al meglio l’estate per procedere con la scrittura, ma se avessi aspettato l’estate al termine della terza media sarebbe stato troppo tardi per concludere il giallo e portarlo all’esame; perciò, ho dovuto ottimizzare al massimo il mio tempo libero.

Hai già altri progetti letterari in mente per il futuro? Puoi darci qualche anticipazione?

Al momento sto scrivendo un altro libro, che sarà sicuramente più lungo del precedente, e per terminarlo impiegherò molto di più dei cinque mesi che mi sono serviti per concludere “Prima di domani”. Si tratta di un altro thriller, ma questa volta avrà una soluzione più complessa e ancora meno intuitiva, difficilmente intuibile anche dai più perspicaci lettori di gialli e persino dalla protagonista. Sono ancora agli inizi del racconto, ma ho già in mente molte idee per realizzarlo e portarlo verso la conclusione inaspettata che ho progettato. Per ora posso solo dire che la storia inizia dalla morte di un ragazzo con la leucemia, ma la sua malattia non sembra essere la causa del decesso…

Grazie mille, Simone, per aver condiviso con noi il tuo percorso e le tue esperienze. “Prima di domani” promette di essere un thriller avvincente che catturerà l’attenzione di molti lettori. Non vediamo l’ora di leggere le tue prossime opere e di continuare a seguirti in questo tuo promettente cammino letterario. Auguriamo a te e al tuo libro un grande successo!

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