GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Rallentamenti per colpa dei soliti curiosi – Mauro Ciavoni

Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros! Oggi abbiamo il piacere di ospitare Mauro Ciavoni, autore del libro “Rallentamenti per colpa dei soliti curiosi”. Quest’opera ci porta a immergerci in una settimana dell’esistenza del dottor Giovannini, uno psicoterapeuta del Centro di Salute Mentale. Tra pazienti con sogni inventati per apparire più affascinanti e quelli paralizzati dall’infatuazione per una collega, le giornate di Giovannini sono un susseguirsi di storie uniche e coinvolgenti. Senza ulteriori indugi, passiamo alle domande per scoprire di più su questo libro affascinante e sul suo autore.

Mauro, cosa ti ha ispirato a scrivere “Rallentamenti per colpa dei soliti curiosi”?

Il desiderio di condividere la particolare condizione di psicologo/psicoterapeuta mi si è presentata spesso nel corso dei vari anni di lavoro. La mia esperienza professionale ha compreso sin dall’inizio sia il lavoro presso il Centro di Salute Mentale (ex CIM) sia l’attività privata, quest’ultima sempre più orientata ad un approccio psicoanalitico man mano che la mia formazione si affinava. L’idea di scrivere qualcosa, in forma di romanzo/racconto breve, è maturata verso gli ultimi anni di lavoro, nella convinzione di poter esprimere in forma più libera alcune mie idee e rendere accessibile ad una platea più vasta questa realtà. Il desiderio di potermi “idealmente” confrontare non solo con gli addetti ai lavori mi incuriosiva. Tra gli addetti ai lavori si rischia, pur in buona fede, di cadere in un elevato tasso di autoreferenzialità che volevo, almeno nelle intenzioni, tentare di superare.

Il dottor Giovannini è un personaggio complesso e sfaccettato. Quanto c’è di te in lui e nelle sue esperienze?

Il dr Giovannini rappresenta un “alter ego” versione “iperbolica” di me stesso. Io spero di non essere così nevroticamente estremo, ma nella finzione esprimo quello che in fondo, ipoteticamente più libero, potrei essere. Penso, pur con le dovute proporzioni, che ciò accada ad esempio a Woody Allen ed a Nanni Moretti, ovvero, spero per loro, che nella vita reale siano più equilibrati, ma che nella libertà delle loro opere si prendono soddisfazioni nell’esprimere le loro varie idiosincrasie, pensieri, critiche.

Le storie dei pazienti di Giovannini sono così varie e interessanti. Ci puoi raccontare come hai sviluppato i loro personaggi?

Le storie sono frutto di un mix di esperienze assolutamente reali, rielaborate e “camuffate”.  Questo aspetto “delle storie di miei tanti pazienti” era la parte principale che avrei voluto non andasse dispersa. Spero di esserci riuscito e mi dispiace solo averne trascurate tante altre non meno interessanti.

Nel libro si parla molto del confine tra vita professionale e personale. Quanto è importante per te questo tema e come l’hai esplorato nel libro?

Il confine tra personale e professionale è stato un tema centrale nello scrivere il libro. Forse il più sincero ma anche rischioso. Chi fa il mio lavoro tende a dare di se l’immagine di persona “tutta di un pezzo” o, in altri casi opposti, molto stravagante specialmente se figure di di successo che amano proporsi come “guru che hanno capito tutto”. Io ho cercato la mia strada, il dibattito che desidererei suscitare su questo tema è una degli aspetti che mi interessa maggiormente.

Infine, quali sono i messaggi principali che speri i lettori possano trarre dalla lettura del tuo libro?

Non ho messaggi da trasmettere. Come ho detto mi sono immaginato lettori diversi, dalla persona comune che potrebbe essere interessata a “guardare dietro le quinte” della psicoterapia, non per morbosità ma per porsi delle domande su aspetti psicologici, esistenziali, sociali su cui non aveva pensato in tali termini o solo in parte. Invece per chi più dentro al tema, suscitare un confronto, anche con legittime critiche. Anche l’ambizione   di rappresentare luoghi comuni dovuti spesso ad una eccessiva ideologia sul tema della salute mentale e, non ultimo, la degenerazione dei nostri servizi sanitari che necessitano, come ribadisco più volte nel mio racconto, non solo di soldi ma di idee e persone oneste che sappiamo realizzarle.

Grazie mille, Mauro, per aver condiviso con noi il tuo processo creativo e i retroscena di “Rallentamenti per colpa dei soliti curiosi”. Siamo sicuri che i lettori del nostro blog apprezzeranno le tue risposte e saranno incuriositi di scoprire di più sul dottor Giovannini e sulle sue avventure quotidiane. Per chi ancora non ha letto il libro, vi invitiamo a farlo: è una lettura che vi catturerà e vi farà riflettere su molti aspetti della vita. Grazie ancora per essere stato con noi, Mauro, e auguri per il tuo prossimo progetto!

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