Benvenuti lettori del blog del Gruppo Albatros. Oggi siamo felici di accogliere un’autrice che attraverso le sue poesie riesce a tessere un legame profondo tra il tempo presente e quello passato, tra l’essenza dell’umanità e la riflessione sulla società contemporanea. Le sue parole sono come finestre aperte su un mondo intriso di malinconia e di speranza, di riflessione e di vitalità. È un vero piacere avere con noi Lucietta Visciglia, autrice del libro “L’attesa in frantumi”, le cui opere d’arte, che rappresentano una parte significativa delle immagini contenute nel testo, ci guidano in un viaggio emozionante attraverso la sua visione del mondo.
Qual è stata la tua principale fonte di ispirazione per il libro “L’attesa in frantumi”, e quali emozioni hai cercato di trasmettere attraverso le tue poesie?
La principale fonte di ispirazione è stata la necessità di dare voce alla sofferenza, legata alla fatica di vivere in un mondo caratterizzato dallo scarso livello di umanizzazione dell’uomo in ogni contesto sociale, dalla famiglia allo Stato e alle sue Istituzioni. L’Ego è talmente imperante da rendere la relazionalità un conflitto, in cui domina l’esercizio del potere sull’altro e non il dialogo, non l’ascolto, non l’empatia, non la comprensione, e, conseguentemente, non l’aiutarsi reciprocamente, senza invidia, gelosia, ma con l’amorevole considerazione dell’Altro. Oggi vivere è scontrarsi con l’Ego bestiale dell’uomo non sufficientemente domato dalla cultura e dall’istruzione. Il degrado culturale è tale da calpestare la Dignità e la libertà dell’Altro, prevalentemente considerato oggetto, su cui riversare la reattività delle proprie frustrazioni, da demonizzare, manipolare, svalorizzare, strumentalizzare per propri scopi, e preda su cui esercitare il proprio dominio. Solo la Natura sa ascoltarti e dare conforto attraverso la sua autenticità e bellezza. Pertanto, con i miei versi, senz’altro intrisi di tanta malinconia, ho voluto coinvolgere emotivamente il lettore, al fine di una profonda riflessione circa la necessità dell’urgente cambiamento dell’Essere-Persona, più formata nel suo Saper-Essere, per perseguire consapevolmente la sua felicità e poterla garantire, così, a ciascuno e a tutti: chi è contento di sé non diventa il leader di un Branco o un narcisista psicopatico, da rendere l’Altro vittima e preda. E’ il degrado culturale odierno l’antecedente dello scarso livello di umanizzazione. Urge il cambiamento: UN NUOVO UMANESIMO. I tre setacci di Socrate, il Vero, il Bello e l’Utile, il metodo scientifico di Galilei e la ragione degli illuministi del 1700, allora senz’altro di grande valore innovativo, oggi necessitano della cultura filtrata pedagogicamente attraverso la ricerca delle Scienze dell’Educazione, altrimenti i conflitti e l’olocausto di Auschwitz saranno sempre una realtà pronta a ripetersi in ogni presente. Il contesto attuale ne è la testimonianza. Urge IL NUOVO UMANESIMO.
Le tue opere d’arte presenti nel libro sono profondamente evocative e sembrano complementare le tue poesie. Puoi condividere con noi il processo creativo che ti ha portato a realizzare queste opere e come si integrano con il tuo lavoro poetico?
Le mie opere d’arte contenute nel mio libro di poesie vanno a sostanziare i versi, quasi a voler indurre il lettore a una riflessione più incisiva e significativa, emotivamente profonda ed empatica, allo scopo di far percepire maggiormente la luce della Verità e di operare la Rinascita per sé e per l’intera umanità. Il processo creativo relativo alla realizzazione delle mie opere d’arte è in primo luogo legato alla passione che sin da fanciulla ho coltivato per il disegno e la pittura (www.gigarte.com/lucietta/biografia), successivamente nel corso degli studi e della mia professione lavorativa di docente di Lettere ho vissuto il fascino del potere magico dei versi, soprattutto nelle poesie di Leopardi: ad ogni sua strofa vivevo la visione della corrispondente mia opera pittorica. Fu così che ho iniziato a scrivere poesie, partendo proprio dal processo inverso e continuando nella interazione poesia/disegno o dipinto. Tale sinergia è legata alla necessità di dare profonda espressione ai miei pensieri, di alleviare il disagio psicologico di vivere in un mondo di maschere pirandelliane, volte a tutelare le frustrazioni e ad erogare la reattività attraverso la cattiveria sull’altro. Vivere è imparare ad essere felici per poter promuovere il Bene.
La tua poesia riflette una profonda riflessione sulla società contemporanea e sui valori in declino. Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere ai tuoi lettori attraverso le tue opere?
Oggi l’Ego imperante e smisurato viene coltivato anche dai governi e relative istituzioni. Lo Stato da decenni non si caratterizza più come il Buon Padre di famiglia, come si legge nella Costituzione. Non appare più come un valido Modello Educativo di riferimento, da apprendere ed essere imitato dai cittadini nello svolgimento del loro ruolo genitoriale, che dovrebbe configurarsi come risorsa, fattore e prodotto di educazione e sana crescita formativa delle nuove generazioni. Così non è stato: la politica, sempre più malata, non ha dato sufficientemente rilievo alla formazione delle nuove generazioni, determinando il crollo dei valori fondamentali di vita e il basso livello di umanizzazione dell’uomo odierno. Le mie poesie vogliono proprio far riflettere sulla consapevolezza dell’urgente inversione di rotta: il prodotto nefasto è sotto i nostri occhi (a riguardo relativi approfondimenti sono presenti nel mio saggio La Prof. Marta, il ruolo educativo nell’era digitale, Ed. Luigi Pellegrini, CS, 2020). Il messaggio che voglio trasmettere attraverso le mie poesie è proprio l’importanza di ripristinare il valore della cultura con l’applicazione del filtro pedagogico come priorità, perché capace di produrre la giusta formazione del Saper-Essere-Persona riflessiva e con tanto spirito critico. L’obbedienza cieca non è Saper-Essere, ma terreno fertile per il rigenerarsi di regimi totalitari di ideologia nazi-fascista nei diversi governi, anche a livello globale. Solo la giusta formazione, quella poggiata su basi culturali delle Scienze dell’Educazione, può fornire i mezzi adeguati a filtrare il Vero, il Bello e il Buono, orientamento e mete di continua crescita e consapevolezza, capaci di rendere la vita degna di essere vissuta e Modello Educativo per le nuove generazione di genitori e figli, costruttori di pace e non di guerra, di amore empatico e non di tipo narcisista, cultori di solidarietà e fratellanza e non di cattiveria. Le mie poesie vogliono comunicare la consapevolezza del Nuovo Umanesimo su basi di educazione relazionale-affettivo-empatica, modello sostenibile per la dignità della stessa vita, al fine di costruire un tessuto sociale funzionale alla Rinascita, senza, così, creare le condizioni per la formazione di Branchi psicopatici-egocentrici, tesi alla conquista del potere e alla gestione della vita dei cittadini-persone, resi merce e cavie per i loro profitti.
La natura gioca un ruolo significativo nelle tue poesie e nelle tue opere d’arte. Puoi raccontarci come la natura influisce sul tuo processo creativo e come la tua relazione con essa si riflette nel tuo lavoro?
La bellezza della Natura nelle poesie e nell’arte mi permette di vivere quel benessere che l’uomo non sa offrire per l’Ego indomito, smisurato, malato e, pertanto, anche criminale. La natura sa ascoltare, sa essere autentica, non ha la facciata delle maschere per nascondere l’Ego bestiale, pronto a dispensare il Male sull’Altro. L’interazione tra Arte e Natura per me è fonte di ricchezza emotivo-creativa e culturale. Essa ha sempre sostenuto il mio Essere-Docente professionista riflessivo e progettista della formazione e si è sempre caratterizzata come determinante supporto e strumento per la didattica cooperativa, ma sempre personalizzata, capace di far vivere agli alunni la passione per lo studio, mirata a promuovere l’apprendimento non solo delle conoscenze disciplinari, ma di acquisire le relative abilità, il Saper-Fare, e le competenze, cioè il Saper-Essere. Da docente della Rete Nazionale gNe e da referente del progetto Giornalisti Nell’Erba della Direttrice Paola Bolaffio, Presidente de’ Il Refuso (RM), ho guidato l’intera comunità scolastica verso la promozione e diffusione dell’educazione ambientale sostenibile. Nel mio lavoro la creatività e l’amore per la Natura si sono caratterizzati come grandi opportunità di crescita non solo per gli alunni, ma per le famiglie, la scuola e l’intero territorio. Il mondo ha bisogno di giovani che con la loro formazione siano competenti nel loro Saper-Essere, ma, nel contempo, criticamente vigili tutori del Bene, della Verità, della Giustizia e della Pace.
https://3aambienteerodoto.blogspot.com/
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Quali sono le tue speranze e ambizioni per il futuro della tua arte e della tua scrittura? Ci sono nuovi progetti in cantiere che puoi condividere con i tuoi lettori?
L’arte e la scrittura continueranno a sostenere il mio percorso di vita, capaci di comunicare al mondo il valore e l’Urgenza del Nuovo Umanesimo, allo scopo di rigenerare la sana politica, antecedente dei presupposti fondamentali e necessari per la Rinascita, volta alla consapevolezza dei valori vitali per il bene della stessa umanità. Nel mio percorso di crescita ho sempre lottato con la disubbidienza civile per difendere la mia vita e quella degli altri dai soprusi derivanti dall’Ego smisurato dell’uomo e continuerò a farlo, se necessario. Nel contesto storico-sociale attuale lottare è un Dovere: il Male va estirpato e il Bene da promuovere e tutelare. Solo la sana politica, supportata dalla cultura e libera dai conflitti di interesse e non quella corrotta e camuffata di Democrazia ingannevole e truffatrice, sarà in grado di garantire la serenità dei popoli e il Bene comune sulla base del rispetto della Dignità e della Libertà, due Diritti Naturali fondamentali, attualmente calpestati.
Ringraziamo Lucietta Visciglia per la sua preziosa presenza e per averci regalato uno sguardo così intimo e profondo sulle sfaccettature della vita e della società. Le sue parole e le sue opere d’arte continueranno a ispirare e a nutrire la nostra anima nel cammino della riflessione e della contemplazione. Non vediamo l’ora di vedere quali nuove meraviglie ci riserverà il suo talento nel futuro. Grazie ancora, Lucietta, per averci donato un frammento della tua anima attraverso le pagine del tuo libro.
