GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: La memoria – Emilio Gironi

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di accogliere l’autore del toccante libro “La Memoria”, Emilio Gironi. Attraverso le pagine di questo romanzo, ci guida in un viaggio intenso nel passato e nel presente del protagonista Furio, un uomo che lotta con i ricordi dolorosi e il peso di un passato segnato dalla militanza, dalla violenza e dalle scene drammatiche. Con una prosa cupa e malinconica, l’autore ci invita a riflettere sulla forza del passato, sulla complessità dell’identità e sulle sfide del presente. Diamo il benvenuto a Emilio Gironi!

Emilio, il tuo romanzo “La Memoria” affronta temi profondi legati al passato e ai ricordi. Qual è stata l’ispirazione dietro questa storia e cosa ti ha spinto a esplorare questi temi così intensamente?

Lo spunto mi è stato offerto dalla lettura di un articolo di divulgazione scientifica sulla possibilità di rimuovere selettivamente ricordi dolorosi o comunque sgradevoli mediante terapia farmacologica. Al tema della rimozione della memoria ho collegato la vicenda di un terrorista pentito sfuggito alle maglie della Giustizia ed ossessionato dal ricordo dei delitti commessi nonché dal conseguente senso di colpa e dalla constatazione del fallimento del velleitario progetto rivoluzionario suo e dei suoi compagni. A tale scopo mi sono avvalso anche dell’esperienza maturata da magistrato negli anni della c.d. “lotta armata”.

Il protagonista, Furio, sembra incapace di liberarsi dal peso del suo passato. Come hai sviluppato il suo personaggio e quale messaggio desideravi trasmettere attraverso la sua esperienza?

I cardini su cui si incentra la narrazione sono costituiti: a) dalla centralità della memoria individuale, anche se negativa e dolorosa, per la costruzione e la conservazione della identità personale, e sulla illusorietà del tentativo di rimuoverla artificiosamente, che nel racconto è vanificato dal sia pur tardivo della Giustizia; b) dall’importanza della espiazione delle colpe commesse che, una volta forzosamente recuperata la memoria rimossa attraverso il processo subito, restituisce al protagonista il senso smarrito della propria identità e la serenità necessaria per continuare a vivere.

Il romanzo esplora vari aspetti della vita di Furio, tra politica, famiglia, amori e sensi di colpa. Come hai bilanciato questi elementi per creare un quadro completo della sua esistenza?

Il bilanciamento dei vari aspetti della vita del personaggio è derivato naturalmente dallo svolgimento articolato della vicenda, e lascio al giudizio degli ipotetici lettori valutare se lo sviluppo narrativo ha conseguito un apprezzabile equilibrio dei diversi stati d’animo rappresentati e dei molteplici snodi esistenziali del protagonista. Filo conduttore unificante è comunque quello del ricordo ossessivo degli errori commessi, in una con la constatazione tardiva della velleitarietà del progetto rivoluzionario e della avvenuta strumentalizzazione dei gruppi armati da parte di forze interessate a bloccare il disegno di coinvolgere nel governo del Paese la principale forza politica sino ad allora rimastane esclusa, con la conseguenza di un generale arretramento politico e sociale.

Il tema dell’identità è centrale nel tuo libro. Cosa pensi che i lettori possano imparare sulla forza dell’identità e sulle sfide di definirsi in un mondo complesso come quello di Furio?

Il racconto non si propone alcuna finalità didascalica e risponde unicamente ad esigenze narrative. Ove qualcuno ritenga di poterne derivare insegnamenti mi limito ad esprimere la personale opinione che tutte le esperienze vissute, anche quelle tragiche e negative, concorrono a formare il nostro “Io” e plasmare la nostra identità e la nostra personalità per cui è vano cercare di rimuoverle; la vita, come accaduto a Furio, è sempre pronta a ripresentarci il conto.

Senza svelare troppo, il tuo romanzo apre a nuove possibilità per il protagonista. Puoi condividere con noi quale ruolo gioca il presente nel processo di riscatto e di costruzione di un futuro per Furio?

Il futuro che si apre a Furio dopo il recupero della memoria artificiosamente cancellata è quello di una ritrovata serenità e dell’accettazione consapevole e quasi liberatoria dell’espiazione della pena inflittagli, che finalmente gli restituisce l’identità perduta e lo libera dall’angoscia, riscattandone il nefasto passato. Non, dunque, un futuro di felicità ma, comunque, di recupero di una armonia interiore e di acquietamento della coscienza.

Ringraziamo Emilio Gironi per essere stato con noi oggi. “La Memoria” ci offre uno sguardo penetrante sulla natura umana, spingendoci a esplorare i confini della nostra identità e a riflettere sul potere dei ricordi. Un romanzo che, nonostante le sue tonalità cupe, apre la strada a un futuro incerto ma carico di speranza. Vi invitiamo a immergervi in questa avvincente storia e a scoprire insieme a noi cosa riserva il destino a Furio. Restate connessi al Gruppo Albatros per ulteriori approfondimenti sulla letteratura contemporanea e sugli autori che plasmano il nostro modo di vedere il mondo!

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