GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: La maledizione del tempo – Giulia Bonoldi

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi ci immergeremo in un’avventura senza tempo con Giulia Bonoldi, autrice del libro “La maledizione del tempo”. In questa storia mozzafiato, Grace si ritrova catapultata in un viaggio straordinario attraverso il tempo e lo spazio, affrontando sfide e scoperte che cambieranno il suo destino, esploreremo i confini tra passato e futuro, scoprendo l’essenza dell’amore, del coraggio e della scoperta di sé stessi. Preparatevi a immergervi in un’avventura senza tempo con Grace.

Giulia, “La maledizione del tempo” presenta una storia avvincente e sorprendente. Qual è stato il tuo processo creativo nell’ideare questa avventura e nel delineare il viaggio di Grace attraverso il tempo?

Premetto che io scrivo “di getto” riportando sulla carta pensieri, esperienze vissute e sentimenti misti a un pizzico di fantasia ed è proprio così che ho scritto il mio libro. Non avevo un’idea iniziale precisa, ma volevo che il mio libro fosse una lettura leggera e divertente che le persone potessero fare nel tempo libero. Tuttavia, credo che un libro debba anche lasciare qualcosa a chi lo legge, per questo ho voluto smorzarne la leggerezza inserendo anche delle parti riflessive. Riguardo alla vicenda in sé, avendomi sempre affascinato la storia medievale, ho voluto ambientare il romanzo proprio in quest’epoca storica. Volevo che il lettore avesse una visione completa dell’epoca, non solamente riguardo ad ambientazioni e avvenimenti, per questo ho voluto inserire punti di vista differenti, cambiando i narratori interni, così da poter comprendere anche i pensieri che impregnavano la cultura medievale, oltre a capire al meglio la psicologia dei vari personaggi. Dunque, nonostante il mio libro sia un romanzo di fantasia, volevo che la storia potesse sembrare reale ed è per questo che ho voluto includere, oltre a personaggi di fantasia, anche personaggi storici realmente esistiti come Giovanni I Bentivoglio, signore di Bologna dal 1401 al 1402, e Anton Galeazzo Bentivoglio. Questi erano i miei punti fissi per la successiva creazione della storia che è venuta da sé.

La protagonista, Grace, affronta molte sfide e scoperte nel corso della storia. Quali elementi della sua evoluzione o delle sue decisioni ritieni siano più significativi e perché?

Grace, nonostante inizialmente possa sembrare un personaggio piuttosto semplice, rivelerà di avere una personalità molto complessa data anche dalla sua continua evoluzione nel corso della vicenda. Grace è una ragazza come tante, sta frequentando l’ultimo anno di liceo quando scoprirà di non essere poi così comune. Il viaggio che intraprenderà è, infatti, anche un viaggio introspettivo alla ricerca di sé stessa nel quale Grace crescerà sia personalmente, scoprendo di avere una forza che non credeva di possedere, sia sotto il lato sentimentale, riscoprendo l’amore e capendo di potersi fidare del prossimo. Grace è un personaggio sfaccettato che durante il corso della vicenda dovrà fare i conti con la sua parte più oscura. Nel libro non c’è una netta distinzione tra buono e cattivo e così è rappresentata anche la nostra protagonista, la cui personalità è delineata in modo chiaro da un preciso frammento del romanzo: “La luce di una flebile candela mi illuminava il viso per metà, rendendo visibile la mia anima che era spezzata in due: da un lato la luce, l’ordine, dall’altro le tenebre, il caos. Questa ero io, due facce della stessa medaglia: amore e odio, indulgenza e rancore, delicatezza e forza … un ossimoro perfettamente diviso in due estremi incompatibili, ma tanto vicini da potersi sfiorare, unendosi in un’unica sfumatura”. Volevo che Grace potesse essere un esempio per tutte le persone che non credono in sé stesse perché con la forza e la determinazione si può raggiungere ogni traguardo e superare ogni ostacolo. La vita spesso è difficile, ma non bisogna arrendersi perché ogni difficoltà superata rende più forti e consapevoli di sé stessi.

Il tema del tempo e dei viaggi temporali è centrale nel tuo libro. Come hai affrontato la narrazione di questa tematica complessa e quale significato o messaggio speravi di trasmettere ai lettori attraverso questa storia?

Tema centrale del libro è il viaggio attraverso il tempo, come si può desumere anche dal titolo “La maledizione del tempo”. Ho voluto dare questo titolo per un duplice motivo: il primo è puramente narrativo e fantastico ovvero la protagonista, Grace, riesce a viaggiare attraverso il tempo, dal XXI al XV secolo, grazie a un portale nel quale è stato imprigionato il tempo a causa di una maledizione; il secondo motivo è più profondo, infatti, volevo riprendere il tema dell’Uomo quale Essere finito e del Tempo, Essere infinito. Il tempo, infatti, è una delle poche cose che non possono essere controllate dall’uomo e che, invece, egli è costretto a subire.  Nonostante l’importanza del tema, ho voluto affrontarlo in modo leggero e divertente, come è anche l’intera narrazione del libro, anche se, di tanto in tanto, vi sono delle parti riflessive al suo interno volte a far riflettere il lettore su determinate tematiche. In particolare, riguardo al tempo, credo essere significativa una metafora: “Immaginatevi un bambino che corre a piedi nudi sulla sabbia in riva al mare e lascia impresse le proprie piccole impronte. A un tratto, un’onda le divora e il bambino non può fare altro che continuare a camminare sapendo che ogni passo compiuto fino a quel momento non potrà mai più essere ripercorso. Il passato non può tornare, ci si può solo incamminare verso un incerto futuro, che sappiamo terminare col sonno eterno. Ho sentito dire che la vecchiaia è come la marea che si ritira, piano piano, e che il tempo è come l’oceano, eterno”. Nell’epoca contemporanea tutto scorre velocemente e a causa di questa velocità credo che a volte ci dimentichiamo di goderci i momenti che stiamo vivendo pensando, forse, di avere l’eternità davanti a noi. Non ci rendiamo conto che il tempo che abbiamo non è illimitato e che quindi a volte è bello fermarsi e godersi il momento perché una vita vissuta freneticamente penso che non la si possa godere fino in fondo.

La scrittura è un mezzo che ti permette di raccontare le tue emozioni. In che modo la tua esperienza al Liceo delle Scienze Umane ha influenzato il tuo approccio alla scrittura e alla creazione di mondi fantastici?

Il Liceo mi ha permesso di coltivare il mio amore per la scrittura. Sicuramente, avendo frequentato un liceo umanistico, esso ha influenzato molto il mio modo di scrivere, migliorandolo non solo nella forma, ma anche nella sostanza grazie allo studio di autori, filosofi e artisti. Tuttavia, la mia passione per la scrittura è iniziata molto prima. Ho iniziato a scrivere alla scuola elementare dove creavo principalmente poesie e successivamente, col passare degli anni, ho iniziato a scrivere storie e romanzi. È una passione che ho sempre avuto e forse anche per questo ho scelto un Liceo che mi desse la possibilità di esprimermi. Ora frequento la Facoltà di Giurisprudenza e porto avanti la mia passione per la scrittura.

Oltre al viaggio di Grace attraverso il tempo, il tuo libro esplora tematiche profonde come l’amore, il coraggio e la scoperta di sé stessi. Quali messaggi o emozioni speravi di trasmettere ai lettori attraverso il percorso di Grace e quali sono stati gli elementi più significativi che hai voluto approfondire all’interno della storia?

Il viaggio che compie Grace, oltre a essere un viaggio fisico e fantastico attraverso il tempo, è anche un viaggio introspettivo nel quale dovrà affrontare le sue insicurezze per riuscire a capire fino in fondo sé stessa. Volevo che i lettori potessero immedesimarsi in certi personaggi, come Grace, piuttosto che in altri, visto che ognuno di essi ha delle caratteristiche ben precise, diverse l’uno dall’altro, e che ognuno di loro deve affrontare diverse sfide per raggiungere la consapevolezza di sé. Desideravo, dunque, che i lettori potessero sperimentare le stesse emozioni dei personaggi, provando così empatia per alcuni di loro e capendo determinate scelte, anche sbagliate, compiute da determinati personaggi come Ruina che cela un passato difficile alle sue spalle. Il messaggio principale che volevo trasmettere, dunque, è quello di non giudicare il prossimo per come appare o per le scelte che compie perché ognuno di noi ha una storia alle sue spalle che solo lui può conoscere e che nessuno ha il diritto di giudicare.

Concludiamo questa piacevole conversazione con Giulia Bonoldi, autrice di “La maledizione del tempo”, un viaggio emozionante attraverso il tempo e lo spazio insieme a Grace. Grazie, Giulia, per averci introdotto in un mondo così affascinante e ricco di misteri. Non vediamo l’ora di seguire i tuoi futuri progetti letterari e di continuare a esplorare la tua narrativa coinvolgente e appassionata.

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