
Writing Like Breathing, a cura di Michelangelo La Luna – che ne realizza anche la pregevolissima introduzione, è una raccolta che comprende scritti di Dacia Maraini inediti ed editi, per alcuni dei quali sono state introdotte delle varianti rispetto alle precedenti edizioni a stampa. Diviso in tre sezioni – Racconti, Romanzo e Poesie – è un viaggio lirico nei sessant’anni di carriera dell’autrice, un modo per conoscerla attraverso delicati scorci sulla sua produzione e le vivide sensazioni che ancora, con forza, emergono dalle pagine. Un’opportunità per riscoprire un’attualità senza tempo, una riflessione sull’agire umano – e sui suoi pensieri – che attraversa i luoghi, la cultura, e le epoche, per ritrovare il familiare anche nello sconosciuto.
Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, drammaturga, giornalista, sceneggiatrice e saggista, è autrice di molti romanzi di successo come L’età del malessere (1963), Memoria di una ladra (1972), Donna in guerra (1975), Il treno per Helsinki (1984), La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990), Voci (1994), Buio (1999), L’amore rubato (2012), Chiara d’Assisi (2013), La bambina e il sognatore (2015), Corpo felice (2018) e Trio (2020). Ha vinto i premi Campiello, Strega, Alabarda d’oro, Cimitile, Pinuccio Tatarella, Fregene, e Viareggio.
Michelangelo La Luna ha conseguito la laurea in Lettere Classiche, il Dottorato e il Post Dottorato di Ricerca in Albanologia presso l’Università della Calabria, e il Master e Ph.D. in Romance Languages and Literatures presso la Harvard University. Ordinario di lingua e letteratura italiana presso la University of Rhode Island, è curatore di sette libri di Dacia Maraini, di una favola di Luigi Capuana, delle opere in italiano e della corrispondenza di Girolamo De Rada, e di una edizione critica della Divina Commedia (in corso di stampa).
Oggi parliamo di Writing Like Breathing. Sessant’anni di letteratura – Dacia Maraini, a cura di Michelangelo La Luna pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros Il Filo.
Per noi del Gruppo Albatros il Filo è stato un piacere intervistare il curatore Michelangelo La Luna e scambiare quattro chiacchiere, seppur virtuali, sul libro Writing Like Breathing. Sessant’anni di letteratura e sull’importanza della scrittura. È sempre un piacere per noi scoprire cosa si nasconde dietro le pagine di un libro, soprattutto quando si tratta di raccolte che comprendono scritti di autori come Dacia Maraini e che rapporto hanno gli autori con la scrittura.
Di seguito lasciamo l’intervista a Michelangelo La Luna.
- Avendo curato precedentemente diverse opere di Dacia Maraini e molti altri, come pensa che sia cambiato il suo rapporto con la scrittura nel tempo?
Scrivere è un mestiere, come diceva Pavese, e in quanto tale ha bisogno di lavoro e cura quotidiana, di tempo e di meditazione. Il mio obiettivo è sempre quello di cercare di scrivere in maniera chiara e coincisa, cosa che ho imparato a fare durante gli anni del Ph.D. ad Harvard. I libri della Maraini mi hanno offerto l’opportunità di confrontarmi con diversi registi, grazie alla produzione diversificata della scrittrice che ha scritto opere di diverso genere letterario: racconti, romanzi, poesie, opere teatrali, favole, ecc.
- Che relazione c’è, secondo lei, tra scrittura e società?
La scrittura ha sempre avuto un rapporto importante con la società, in quanto è sia espressione sociale, sia capacità di comunicare e di cambiare le idee della stessa società.
- Cosa l’affascina di più della carriera dell’autrice Dacia Maraini?
Ci sono molte cose che mi affascinano della carriera della Maraini, ma in particolare le va riconosciuto il merito di aver affrontato, in maniera obiettiva e passionale e senza pregiudizi ideologici, la problematica dei diritti delle donne in Italia e all’estero.
- Qual è l’opera dell’autrice alla quale si sente più legato?
L’opera a cui mi sento più legato è Buio, in quanto tratta di tematiche sempre attuali come la violenza sulle donne e sui minori, il razzismo e l’emigrazione, l’olocausto, ecc. che sono capaci di produrre forti emozioni e profonde riflessioni.
- Se potesse scegliere tre libri da consigliare, quale sarebbero?
Credo che ognuno scelga i libri in base alla sua formazione e alla sua sensibilità. Nel mio caso metterei al primo posto La luna e i falò di Cesare Pavese che è il libro che meglio sa “raccontare alla mia anima”; poi Il ballo tondo di Carmine Abate, per le comuni radici arbëreshë che mi legano all’autore e per il suo realismo magico; infine Buio della Maraini, di cui ho già parlato.
Writing Like breathing. Sessant’anni di letteratura è una raccolta di scritti editi e inediti che racchiude Racconti, Romanzo e Poesie, è un libro intenso, un vero e proprio viaggio alla riscoperta della carriera letteraria di Dacia Maraini, scrittrice, poetessa e saggista italiana.
All’interno di questa raccolta possiamo trovare sei testi, di cui due inediti e uno stampato come edizioni fuori commercio che trattano tematiche quali la paura, la fame e i disagi del periodo di prigionia in Giappone, l’emigrazione e l’egoismo dei paesi Occidentali nei confronti dei profughi di guerra; l’attenzione nei confronti di donne e bambini e il messaggio di amore universale del Natale. Nella sezione Romanzo possiamo trovare la Nota all’edizione 1996 e i primi capitoli de L’età del malessere. Mente nella sezione Poesie troviamo diciassette componimenti dedicati a Giuseppe Moretti insieme a quattro poesie inedite, tra cui una poesia scritta nel recente periodo di stop causato dalla pandemia.
Noi del Gruppo Albatros il Filo non possiamo fare altro che ringraziare ancora una volta Michelangelo La Luna per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, a lui va un grandissimo in bocca al Lupo per la sua raccolta e per il Futuro.
A te lettore, anche questa volta ti auguro un buon viaggio perché quello di Writing like Breathing, è un vero e proprio viaggio alla scoperta di racconti, romanzo e poesia e viaggi come questi, alla scoperta delle opere di Dacia Maraini sono viaggi che meritano di essere vissuti, dall’inizio alla fine perché ci mostrano come il rapporto con la scrittura possa cambiare negli anni.
Quindi caro lettore, buona lettura e buon viaggio, ci sentiamo molto presto!
La vostra redattrice.