GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: AMORE E SOSPETTO – Adriana Campana

Eccoci ancora qui, amici del Gruppo Albatros, pronti per una nuova intervista! Con Amore e sospetto, Adriana Campana ci regala una storia intensa che intreccia emozioni contrastanti: il fascino dell’innamoramento e il timore dell’inganno. Protagonista del romanzo è Angela Anderson, una giovane donna che si ritrova catapultata in un’avventura dai contorni ambigui, dove nulla è come sembra e ogni sentimento può trasformarsi in dubbio. Ambientato in una New York vivace e al tempo stesso misteriosa, il libro esplora il delicato equilibrio tra fiducia e paura, passione e sospetto. Abbiamo incontrato Adriana Campana, autrice dalla lunga e variegata carriera, per conoscere più da vicino il mondo e i personaggi che animano questa sua ultima opera.

Com’è nata l’idea di Amore e sospetto e cosa ti ha spinto a raccontare questa storia?

Mi è sempre piaciuto raccontare storie di vita vissuta, anche questa è ispirata una vera storia ma naturalmente ho cambiato sia i nomi che l’ambientazione. Infatti, ho ambientato la vicenda in America proprio per allontanarla dal luogo in cui è effettivamente successa. Ciò che mi ha spinto maggiormente a raccontare questa storia è stato proprio l’argomento della violenza sulle donne che purtroppo oggi è ancora molto attuale e volevo lasciare un segno soprattutto alle nuove generazioni dando però anche una forte importanza al vero amore.

Angela è un personaggio molto sfaccettato: fragile, ma anche determinata. Quanto di te c’è in lei?

Sicuramente in tutti i personaggi femminili dei miei racconti c’è qualcosa di me. In particolare, in Angela c’è questa fragilità e determinazione che la porta a superare una situazione particolarmente drammatica per raggiungere il sentimento di amore al quale non vuole rinunciare. Io sono sempre stata quella che si può chiamare una donna forte ma la mia forza si è formata nel tempo dovendo appunto superare momenti di difficoltà. Spesso però questi due sentimenti, fragilità e determinazione, si trovano insieme proprio perché per superare la naturale fragilità se non si vuole soccombere completamente devi per forza trovare in te una determinazione che ti permette di andare avanti al meglio delle tue possibilità.

Il romanzo gioca molto sul confine tra realtà e percezione, tra ciò che appare e ciò che è. Quanto è importante questo tema nella tua scrittura?

Credo che tutti i romanzi che raccontano di storie con pathos e curiosità per permettere ai lettori di provare questi due sentimenti, devi per forza giocare tra realtà e percezione. In particolare, in Amore e Sospetto è importantissimo per chi legge, provare le stesse ansie e pensieri contrastanti che vive la protagonista.

Hai già pubblicato racconti, romanzi e persino un’autobiografia: che cosa ti ha dato, invece, la scrittura di questo libro?

Come ho già detto, amo scrivere storie prese dalla realtà. È molto facile per un autore immergersi nella storia che in quel momento sta scrivendo e quindi trovare le stesse emozioni che provano i protagonisti dei racconti stessi. Credo che, se un autore riesce a piangere o ridere sulle proprie scritture, vuol dire che il libro avrà una chance.

Quali emozioni speri di suscitare nei lettori attraverso questa storia d’amore così particolare e avvolta dal mistero?

Bene, sicuramente spero di suscitare nei miei lettori emozioni molto forti sia nel leggere i momenti più tragici e dolorosi del racconto, sia il sentirsi avvolti dal sentimento più romantico dell’amore che dopo la sofferenza può essere vissuto in tutta la sua dolcezza. Ma soprattutto per questo particolare racconto, mi auguro di poter lanciare il messaggio di rispetto verso la donna.

Ringraziamo Adriana Campana per aver condiviso con noi il cuore pulsante del suo romanzo Amore e sospetto. Un’opera capace di far vibrare corde profonde, che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. E, come ogni buona storia d’amore, lascia una domanda aperta: quanto siamo disposti a fidarci, quando in gioco c’è il cuore?

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