Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros! Oggi abbiamo il piacere di conversare con Giovanni Miglietta, autore della raccolta poetica “Rivoli d’Umano”. In questa straordinaria opera, Miglietta ci trasporta nel cuore del Salento e nei meandri più intimi dell’esistenza umana, mescolando magistralmente paesaggi interiori e terrestri. Con i suoi versi, l’autore dipinge un ritratto intenso e poetico della vita, fatto di emozioni profonde e immagini vivide. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo viaggio poetico attraverso le sue parole.
Qual è stata la scintilla che ha dato origine a “Rivoli d’Umano”? Ci racconta come è nata questa raccolta?
Come spesso accade è la fortuna che gioca un ruolo importante sin dall’inizio del nostro esistere. Sono stato indirizzato verso gli studi classici e in quinta ginnasiale la professoressa di lettere assegnò a tutta la classe il compito di comporre un sonetto. Lo esegui con entusiasmo, provando anche piacere. Da lì cominciò il vivo interesse verso la poesia. L’ambiente sano, la famiglia, la lettura di classici in quel magico, evolutivo momento di adolescente, mi consentirono di trasformare le pulsioni in sentimenti, aprendomi la porta dell’etica e dell’estetica. Nacque così il desiderio di fermare sulla carta emozioni e sensazioni.
La sua terra, il Salento, emerge come un protagonista silenzioso ma potente nei suoi versi. Qual è il legame tra la poesia e il territorio nella sua scrittura?
A 17 anni mi trasferii in Liguria, terra di incomparabile fascino e di gente concreta e laboriosa, portandomi dietro il mio vissuto. La bellezza del Salento, esaltata dalla nostalgia, la naturale impronta del suolo natio, i colori, i suoni, gli odori, le figure, le condizioni umane, sono elementi di notevole impatto emotivo ed evocativo che hanno, in parte, alimentato la poesia.
Tra i temi affrontati, la solitudine e la ricerca di sé sembrano occupare uno spazio significativo. In che modo la poesia diventa per lei uno strumento di introspezione e rielaborazione?
Sono nato cattolico e praticante in seguito, ma lo studio della filosofia, sotto I fendenti di Eraclito, Spinoza, Nietzsche, Schopenhauer, ecc., ha demolito l’atavica fede, procurandomi una crisi spirituale tuttora in atto. Da qui il travaglio: l’inquietudine di ritrovarsi solo, la meditazione, la ricerca del vero, del giusto, della libertà, sono gli elementi portanti che costituiscono il viatico del mio poetare. La potenza della inesorabile natura mi costringe ad essere un funzionario della specie al suo servizio, elargendo fascino e dolori armonia e caos, l’impotenza di dominare gli eventi, l’incessante scansione del tempo che travolge progetti e destini, mette a nudo la vulnerabilità dell’essere, desideroso di armonia, d’amore e bellezza. Di questa “Penia” si nutre Calliope.
Le sue poesie si caratterizzano per un linguaggio ricco di metafore e simbolismi. Cosa cerca di comunicare al lettore attraverso queste scelte stilistiche?
Sul piano formale cerco l’eufonia: come nel vestire si cerca l’abbinamento tonale dei colori, così accosto le parole, rispettandone il valore semantico. Ricorro spesso a metafore e simbolismi per esprimere con eleganza concetti, sensazioni, emozioni da condividere, in modo sintetico. Intendo la Poesia come una scheggia, uno strale che trafigge, per produrre immediato sentire. 5)tutte le creature sono guidate da un inviolabile codice che produce l’istinto, tranne l’uomo che è indeterminato. Egli ha assoluto bisogno di valori comportamentali, impartiti da una puntuale ed assidua educazione, senza la quale non può vivere in un contesto sociale.
Se dovesse scegliere un verso o una poesia dalla silloge che racchiuda l’essenza del suo messaggio, quale sarebbe e perché?
A tale proposito chiudo con I seguenti versi:
NASCITURO
Sono indeterminato,
bene e male
mi compongono,
non lasciatemi solo!
Datemi amore
e conoscenza
ed io non ferirò
Grazie, Giovanni Miglietta, per aver condiviso con noi il cuore pulsante della sua poetica e per averci guidato nei paesaggi emozionali e fisici di “Rivoli d’Umano”. La sua sensibilità e il suo amore per la parola scritta sono un invito a riflettere, sognare e guardare oltre la superficie delle cose. Invitiamo i nostri lettori a immergersi nella lettura di questa raccolta unica, lasciandosi trasportare dai “rivoli” di umanità che scorrono tra i suoi versi.
