Benvenuti lettori del blog del Gruppo Albatros. Oggi siamo felici di presentarvi un’intervista con l’autore del libro “L’Archivio dei Diari. Il Mondo di Qui”, Marco Giorgetti. In questo romanzo, Marco Giorgetti ci trasporta in un’avventura avvincente attraverso il mondo misterioso e affascinante dei Guerrieri, un gruppo di cinque ragazzi dallo spirito avventuroso. La loro vita prende una svolta inaspettata quando scoprono una pergamena ingiallita contenente un messaggio indecifrabile. Questo misterioso ritrovamento diventa il punto di partenza di un viaggio emozionante, che cambierà per sempre il destino dei protagonisti. Intraprendiamo dunque questa intervista per scoprire di più su questo avvincente libro e l’universo che vi si cela.
Marco, possiamo iniziare con il tuo processo creativo. Cosa ti ha ispirato a scrivere “L’Archivio dei Diari. Il Mondo di Qui”? Hai tratto ispirazione da qualche esperienza personale o da fonti specifiche?
L’idea è nata da un breve racconto che avevo scritto tempo fa. Si potrebbe dire quasi casualmente, ma spinto dal fatto che era vivo in me il desiderio di scrivere un romanzo, dopo che avevo scritto per la maggior parte pensieri, poesie e brevi racconti. Volevo cimentarmi nella stesura di un racconto di pura fantasia, sia nei luoghi che nei personaggi, e ambientarlo in un periodo storico che fosse a cavallo fra il basso e l’alto Medioevo – erroneamente considerato oscurantista e povero – un‘era che mi ha sempre affascinato. La cosa che mi colpì quando iniziai a raccogliere dati, elementi, informazioni fu che più proseguivo con la mia ricerca e la stesura dell’idea letteraria, più capivo che non potevo ridurre il tutto ad un unico libro. Fu così che pensai all’Archivio dei Diari come ad una trilogia, dove Il Mondo di Qui avrebbe rappresentato il primo capitolo. Quando terminai le note, che sarebbero diventate la partitura dei tre capitoli, mi accorsi che in alcuni lati dei personaggi rivedevo in parte me stesso; in pratica aveva seminato il mio percorso sino ad ora vissuto, le mie domande, le mie convinzioni, i miei dubbi, insomma, la mappa del mio territorio l’avevo frammentata qua e là dando a ciascuno dei protagonisti un po’ di me.
I Guerrieri sono un gruppo di ragazzi molto affiatati e curiosi. Puoi parlarci della dinamica tra i personaggi principali e di come si sviluppa durante il corso del romanzo?
I cinque ragazzi sono i protagonisti del romanzo e di tutta la trilogia. Sono accomunati da interessi comuni e da una solida amicizia che li terrà legati in questo loro cammino. Sono curiosi, hanno sete di conoscenza e sono dotati di quel pizzico di follia che li porterà ad affrontare situazioni complesse. Si ritroveranno in un mondo pieno di pericoli e misteri e per la prima volta dovranno affrontare contesti ben più grandi di loro che li metteranno alla prova. Mi piaceva sottolineare l’importanza del valore dell’amicizia, la forza di fare gruppo contro le avversità, il non darsi mai per vinti ma, soprattutto, la rilevanza che ha nel nostro percorso esistenziale l’essere curiosi, assetati di conoscenza, non dando mai per scontato alcunché.
Il ritrovamento della pergamena ingiallita è il punto di partenza di un’avventura straordinaria. Senza svelare troppo, puoi condividere con noi cosa aspettarci da questo viaggio epico e come influenzerà le vite dei protagonisti?
Il ritrovamento fortuito di un ciondolo e di una vecchia pergamena scatenerà in loro il desiderio di dare un significato a quell’oggetto e alla lingua sconosciuta riportata sulla membrana ingiallita. La ricerca che intraprenderanno avrà, come primo risultato, la capacità di farli uscire dal loro mondo adolescenziale e di iniziarli verso un percorso di crescita. Quello che affronteranno – segnatamente al secondo e terzo capitolo – li catapulterà non solo in una serie di avventure e vicissitudini, ma si troveranno, più avanti, di fronte a ciò che hanno fatto nel loro breve vissuto. Tutto le prove che dovranno sostenere li porteranno ad una presa di coscienza del loro essere, ad una crescita umana e spirituale.
Nel tuo romanzo, il tema del destino e della chiamata all’avventura gioca un ruolo fondamentale. Cosa ti ha spinto a esplorare questi concetti e come pensi possano risuonare con i lettori?
Come ho già anticipato la curiosità ha per me un valore fondamentale. La curiosità è la strada verso la conoscenza, la curiosità ti porta verso il cambiamento – altro elemento vitale – la curiosità è l’antidoto alla monotonia, la curiosità è la variabile che può influire sul nostro destino. E ovviamente la curiosità è di per sé avventura. All’interno della trilogia l’Archivio dei Diari ho fatto sviluppare ad alcuni protagonisti temi e considerazioni che rappresentano una mia personale visione della nostra esistenza, non solo terrena; mi auguro che il lettore possa prendere spunto dalle riflessioni che troverà in modo che a sua volta possa ampliarle e discuterle, o semplicemente farle sue.
Infine, Marco, vorremmo sapere qual è il messaggio principale che desideri trasmettere ai lettori attraverso “L’Archivio dei Diari. Il Mondo di Qui”? C’è qualche insegnamento o riflessione che speravi che i lettori potessero trarre dall’esperienza di leggere il tuo libro?
In primis spero che il lettore possa trascorrere qualche ora lieta nel leggere il romanzo. Poi ribadisco i concetti espressi nella mia precedente risposta, ovvero riuscire ad instillare il dubbio, che a sua volta porta a farci domande e, quindi, a dissetare una sana curiosità. Lungi da me “insegnare” qualcosa, ma, se mi posso permettere, vorrei spingere il lettore a non accontentarsi di nessun “dato di fatto”. È un invito a spingersi sempre oltre, a indagare, a informarsi, a confrontare e poi a dibattere in termini civili e educati. Vorrei che la sete di cambiamento pervadesse chi attende alla lettura, come la curiosità poi portasse chi legge ad attendere i prossimi due capitoli della saga.
Un sincero ringraziamento a Marco Giorgetti per averci accompagnato in questo viaggio attraverso il mondo di “L’Archivio dei Diari. Il Mondo di Qui”. Le sue parole ci hanno offerto uno sguardo privilegiato dietro le quinte di questa avventura letteraria. Non vediamo l’ora di vedere quali altri mondi fantastici ci riserverà il suo talento creativo in futuro. Grazie ancora, Marco, e in bocca al lupo per i tuoi prossimi progetti!
