GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: La signora Lawrence – Benedetta Andreini

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di dare il via a un’avvincente intervista con l’autrice del romanzo “La signora Lawrence”, Benedetta Andreini. In questo romanzo, ci immergiamo nella vita di Andrew Lawrence, un uomo di successo che, alla soglia dei quarant’anni, si trova a fare i conti con il desiderio bruciante di costruire una famiglia. Tuttavia, la sua strada viene improvvisamente sconvolta da un evento inaspettato, che lo costringe a interrogarsi sul significato del cambiamento e della reazione di fronte alle avversità.

Benedetta, cosa ti ha ispirato a creare il personaggio di Andrew Lawrence e a esplorare il tema del cambiamento e della resilienza?

Per il personaggio di Andrew Lawrence mi sono ispirata all’uomo che avrei desiderato per me. Una sorta di “uomo ideale” anche avendo ben presente che in realtà non esiste e che “idealizzare” uomini e donne è una pratica insensata. Considerando l’esperienza negativa delle relazioni intrecciate nella mia vita, ho cercato di liberare la mente dal vissuto creando una figura maschile che mi soddisfacesse, che mi rendesse felice, portatrice di equilibrio e serenità. Se non altro, un uomo che si comporta come vorrei si comportasse in certe situazioni. Per quanto riguarda il suo atteggiamento rispetto al momento di una crisi di identità, di perdita di un punto di riferimento mi sono di nuovo ispirata a me stessa e alla forte emotività che mi identifica. La scelta di Andrew dimostra che i sentimenti sono capaci di fargli riconoscere il posto al quale appartiene veramente rispetto a ciò che non ti rappresenta più in quanto marito e padre. 

In “La signora Lawrence”, ci immergiamo nel mondo interiore del protagonista mentre affronta le sfide della vita adulta. Qual è stato il tuo processo creativo nel delineare il suo viaggio emotivo?

Il processo creativo che accompagna l’evoluzione del personaggio di Andrew Lawrence è stato elaborato e rivisto a più riprese nella gestione letteraria di una vera e propria “crisi di panico”. Crisi scatenata dal senso di perdita e d’ignoto che destabilizzano l’equilibrio del protagonista dopo che la sua vita ha già subito un epocale cambiamento di ruolo e responsabilità. Naturalmente è stato opportuno studiare tutte le probabili reazioni e conseguenze e ripercussioni da parte di Ayleen e dell’altro personaggio, Alice, nel ruolo di supporto. Cosa che mi ha portato a lunghe riflessioni. 

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Il tema della famiglia e dei legami affettivi gioca un ruolo centrale nel romanzo. Puoi parlarci di come hai affrontato questo argomento e delle sfide che hai incontrato nel dar vita ai personaggi principali?

il tema della famiglia è centrale poiché rappresenta anche il senso se vogliamo della vita. Nel suo formarsi con le fasi di innamoramento, convivenza e dell’incontro e scontro tra due individui completamente diversi che cambiano per venirsi in contro. Nel tentativo di amalgamarsi creano un nucleo all’interno del quale nascono altre vite, legami indissolubili ed eterni che ci portano a delle scelte o alla gestione di situazioni che mai avremmo immaginato di dover affrontare. Naturalmente anche in questo tema c’è la mia esperienza personale in quanto madre e compagna.

Benedetta, la copertina di “La signora Lawrence” cattura l’attenzione con la sua immagine suggestiva. Puoi condividere con noi il processo creativo dietro la scelta del design della copertina e come ritieni che essa rifletta i temi e l’atmosfera del tuo romanzo?

La copertina rappresenta bene il romanzo in quanto l’evidente semplicità e sobrietà dei colori del messaggio visivo che evocano “la scelta” al bivio, ben si combina con il linguaggio schietto e chiaro così come la struttura narrativa abbastanza elementare.

Dopo “La signora Lawrence”, i lettori sono curiosi di sapere se hai in mente altri progetti futuri. Hai già in cantiere nuovi romanzi o storie che desideri condividere con il pubblico? E se sì, puoi darci un’anteprima di ciò che possiamo aspettarci?

Rispondo con grande piacere a questa domanda poiché ho terminato il “sequel” se si può dire de “La Signora Lawrence”. Si intitolerà “La regina di New York” e sarà quasi completamente incentrato sulla protagonista femminile. Ayleen è un personaggio brillante, descritto e rivelato in tutto il suo spessore di cui vado particolarmente fiera e che avrà un’evoluzione importante.

Ringraziamo Benedetta Andreini per aver condiviso con noi le sue riflessioni su “La signora Lawrence”. È stato un privilegio esplorare il mondo di Andrew e dei suoi alti e bassi emotivi attraverso le sue parole. Non vediamo l’ora di leggere altre opere coinvolgenti dalla sua penna talentuosa. Grazie ancora per essere stata con noi oggi!

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