Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo lieti di presentarvi un’intervista con Rosaria Cicciarella, autrice del libro “Storielle magiche per l’infanzia”. Questo volume incantevole offre dieci racconti pensati per i piccoli lettori, con un’età compresa tra i 5 e gli 8 anni, che si avventurano in mondi fantastici e reali, ambientati in contesti familiari come il parco giochi, la scuola, il giardino e la biblioteca.
Rosaria, vorremmo iniziare questa intervista chiedendoti cosa ti ha ispirato a scrivere “Storielle magiche per l’infanzia” e quale messaggio desideravi trasmettere attraverso queste storie?
L’idea di scrivere Storielle magiche per l’infanzia è scaturita dalla passione per l’insegnamento nei confronti di “questo piccolo mondo che cresce” in una società in rapida evoluzione, molto variegata dal punto di vista delle relazioni sociali nel rispetto delle diverse provenienze. La convivenza pacifica potrebbe essere facilitata in questa fascia di età genuina ove le differenze si vivono con curiosità e trasporto verso le novità. La mia esperienza mi ha dato modo di verificare come sia possibile condividere nuovi stili di vita (usi – costumi – religione) senza pregiudizi, nel rispetto delle tradizioni di appartenenza.
Il tema dell’accoglienza e della diversità è centrale nel tuo libro. Potresti spiegarci come hai affrontato questo argomento e perché ritieni sia importante educare i bambini a rispettare le differenze?
L’accoglienza e la diversità sono temi basilari che in una società civile non si possano trascurare, a mio modesto parere. La Scuola, e non solo, può contribuire molto nella formazione della personalità in crescita a superare i pregiudizi e non scivolare in episodi di bullismo. In semplici contesti della vita quotidiana si manifestano situazioni sia positive sia negative che riguardano l’accoglienza e la diversità. Anche attraverso letture di articoli, brani che aiutano ad approfondire alcuni atteggiamenti umani corretti o scorretti che siano. I buoni esempi andrebbero spesso valorizzati. Dare spazio, abbastanza frequente, alla conversazione e socializzazione delle idee espresse dai bambini in ambito scolastico in merito alle loro esperienze nel vissuto personale facilita interiorizzare comportamenti positivi stimolati dal confronto con gli altri.
Come insegnante di scuola primaria, hai un’esperienza diretta nell’interazione con i bambini. In che modo il tuo lavoro di educatrice ha influenzato la tua scrittura e la tua capacità di comunicare con i giovani lettori?
Ho sempre avuto un grande amore per l’infanzia, il “Fanciullino” di Pascoli è vivo e vegeto dentro me! Con i miei alunni non ho mai fatto fatica a relazionarmi, perché ogni bambino va accolto con discrezione e gentilezza per entrare in sintonia e cercare complicità per crescere insieme. In questo modo ho non solo insegnato, ma anche imparato da loro il valore della spontaneità e della semplicità nell’osservare ciò che mi circonda. Sicuramente sono elementi fondamentali che trapelano nei miei componimenti poetici e narrativi.
Nei tuoi racconti, si percepisce una grande attenzione per l’ambiente e la natura. Come hai integrato quest’aspetto nella narrazione delle tue storie e quale messaggio ambientale desideri trasmettere ai giovani lettori attraverso i tuoi racconti?
Madre Natura per me è straordinaria maestra di vita! L’ambiente mi coinvolge e mi trasmette tanta emozione, pace e serenità, anche un semplice prato. I miei racconti sono volutamente ambienti e personaggi del creato perché reali, elementi naturali. Alcuni esseri viventi come piante, animali reagiscono, nelle mie storielle fantasiose, con comportamenti sensati che possano far riflettere l’essere umano. È semplice e coinvolgente per i bambini ascoltare o leggere immedesimandosi in un fiore, in una rondine, in una stella come il personaggio del racconto per cogliere e ponderare insieme comportamenti positivi.
Infine, ci piacerebbe sapere se hai qualche consiglio per genitori e educatori che desiderano utilizzare “Storielle magiche per l’infanzia” come strumento educativo per promuovere il rispetto delle differenze e l’accettazione della diversità nei bambini.
Non sono una esperta per fornire consigli, soltanto una maestrina dalla penna verde. Così definita scherzosamente perché usavo al posto della penna rossa quella verde. Temevo umiliare la sensibilità dell’alunno. Leggere queste storielle a contatto con la natura sicuramente è una piacevole occasione per viaggiare tra la fantasia e la realtà, stimolando il rispetto per l’ambiente e soprattutto imparando a proteggerlo.
Concludiamo questa intervista ringraziando Rosaria Cicciarella per aver condiviso con noi la sua visione e il suo impegno nel promuovere l’accoglienza e il rispetto delle differenze attraverso le sue storie incantevoli. “Storielle magiche per l’infanzia” rappresenta un prezioso contributo nell’educazione dei giovani lettori, insegnando loro che, così come nella natura, la diversità è una ricchezza da celebrare e valorizzare.
