Benvenuti, amanti dell’avventura e lettori appassionati del Blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di presentarvi un’intervista con Elisa Marino, l’autrice del coinvolgente libro “La trasmutazione”. Un’epica avventura che segue Vivian nella sua lotta contro il mago oscuro Kafnor e il pericolo imminente rappresentato da un potente drago. Il romanzo, intriso di magia, demoni e legami antichi, promette di trascinare i lettori in un vortice di emozioni e misteri.
“La trasmutazione” racconta la storia di Vivian e il suo confronto con il male incarnato in Kafnor. Qual è stata la fonte di ispirazione dietro questo intenso conflitto, e come hai sviluppato i personaggi principali della storia?
Vivian è una ragazza di 32 anni, vive in un piccolo paesino, di poche centinaia di persone nell’entroterra inglese. Pochissime anime che condividono tra loro non solo i confini delle proprie abitazioni, ma anche il vissuto dell’intero villaggio e dei suoi abitanti. Ispirandomi al mio di paese natio, che in confronto a quello della protagonista del romanzo ne conta poche migliaia (la maggior parte imparentate fra loro) basta un piccolo avvenimento, o una notizia trapelata per inventare una storia nata da un semplice giudizio personale. Vivian trascorre la sua adolescenza schivandosi da essi, custodendo in segreto i suoi poteri, proteggendo così, anche l’attività della madre lasciatole in eredità dalla nonna, che le permette di mantenere la figlia e di farla crescere, da sola, senza farle mai mancare nulla. Il marasma dei suoi doni soprannaturali trova la prima trasformazione quando incontra Joseph, l’amore della sua vita, capace di portare luce nel suo animo buio; e come falene, i demoni, arrivano in picchiata attratti da questa luce; ma è grazie ad essi che Vivian trova la sua strada, iniziando il viaggio. Nella vita ci rendiamo conto che la felicità non è un “per sempre”, alterniamo periodi di benessere con altri di sfide che, puntualissime ci ricordano quanto bisogna lottare per averla vinta; niente è dovuto e soprattutto nessuno può lottare al nostro posto. Kafnor è tutto questo. È ciò che tenta di spegnerci quando iniziamo a brillare, è il veleno dell’invidia che ammira da lontano i nostri successi, sono gli artigli che ci tirano giù per non farci uscire dal tunnel. Ognuno di noi ha un “Kafnor” nella vita, chiedendoci il perché di piccoli o grandi problemi, strascichi di un’origine comune che prima o poi ci conducono a guardare dritto negli occhi il nostro demone. Kafnor personaggio, nella sua veste da stregone nero, l’ho incontrai realmente durante la mia adolescenza. Mascherato da santone tentò di privarmi della cosa più rara che ho: la libertà. Come Vivian, attaccata da una serie di conflitti che sembravano non aver soluzione, durante il mio percorso di crescita, ho guardato negli occhi il mio demone e l’ho sconfitto. Non tutto in verità si risolve con la forza, a volte è essenziale chiedere aiuto ed abbracciare la nostra parte oscura che ha bisogno solo di un po’ d’amore. Quell’amore che ne “La Trasmutazione” troviamo nella nonna di Vivian, che con la sua saggezza riconosce la fiamma in lei e la guida anche dopo la sua vita terrena. Lo troviamo nell’amore materno che proteggendola tenta di tenerla lontana dalle sofferenze; lo troviamo in Joseph, che innamorato della sua essenza non tenta di cambiarla, ma accettandola così com’è la accompagna nella sua trasmutazione. Lo troviamo anche in Jeff, suo maestro, che con i suoi modi enigmatici le trasmette le chiavi e i codici della magia. Lo troviamo nell’amore fraterno di Anya, che riconoscendola come sua sorella la invita nel suo mondo. Un amore più spirituale invece è quello che spinge Malakia e Yerhon ad abbracciare la causa di Vivian per un bene superiore. Tutti questi personaggi, combattono fianco a fianco per sconfiggere Kafnor, e come lui trovano ispirazione nelle persone più care della mia via, amici che ho ricordato nei ringraziamenti del mio libro; amori che custodirò per sempre nel mio cuore.
Vivian e Kafnor sono legati da un antico legame che attraversa le ere. Come hai affrontato la creazione di questo legame intramontabile e come influenza la dinamica tra i due personaggi nel corso della storia?
Rispondere a questa domanda potrebbe essere un grande spoiler per i miei progetti futuri, ma cercherò di essere il più esaustiva possibile. Kafnor non è legato solo a Vivian in La Trasmutazione, di fatti nel capitolo ultimo: “Lotta fra i regni”, si evince che egli non è altro che il gemello cattivo di Akim, il primo e più anziano dei saggi del tempo. Kafonor non nasce come demone, ma bensì come mago nero; quando i saggi abitavano ancora sul piano fisico, egli strinse un patto con i sovrani delle legioni più infernali per poter godere in cambio dell’immortalità tanto ambita. Il legame karmico con Vivian nacque durante una delle sue vite passate, lei inizialmente ne è all’oscuro, ma poi lo riconosce in una sua visione come il mandante di numerosi stermini di massa in epoca templare. La motivazione di questi omicidi non è spiegata in La Trasmutazione, ma in alcuni momenti di debolezza, Kafnor ammette di aver avuto un interesse nei confronti di Vivian, sia per i suoi poteri che soprattutto per il suo lignaggio; un’unione con lei gli avrebbe assicurato non solo il controllo sul regno, ma il dominio sull’intera terra. Il rifiuto di Vivian lo fa talmente infuriare che tenta di ucciderla già in quella vita, e venuto a conoscenza della sua attuale reincarnazione passa nuovamente all’attacco; sacrificare Vivian avrebbe dato inizio ad una nuova caccia alle streghe nell’immaginario collettivo, e senza la nostra eroina a combattere le forze del male ogni scintilla di bene verrebbe definitivamente spenta. Ciò che Kafnor non sospetta però, è che al fianco di Vivian c’è lo stesso uomo che sacrificò la sua vita per difenderla, brandendo la stessa spada e pronto ancora una volta a lottare per il suo amore. Sembrerebbe tutto come all’inizio, ma in un’epoca e in un ambiente diverso, Vivian riscriverà la storia cambiandone il finale. Grazie alla sconfitta di Kafnor ella riesce ad abbracciare tutto il suo potere, iniziando un nuovo percorso verso la magia draconica. Non c’è luce senza buio; ogni cosa prende forma grazie al contrasto con l’oscurità, è solo in questo modo che riusciamo ad apprezzare la creazione. Gli avvenimenti si ripetono ciclicamente durante la nostra vita, nodi karmici che, se non ne impariamo la lezione, se da quel buio non ne facciamo nascere la luce, non supereremo mai; ma sarà solo sciogliendo il nodo che riusciremo ad evolverci.
Elisa, oltre a essere un’artista con un diploma in pittura, hai abbracciato la scrittura come la creazione di un mondo. Come l’arte e la scrittura si intrecciano nella tua visione creativa, e in che modo l’immaginazione diventa una realtà in “La trasmutazione”?
Sono sempre stata una sognatrice. La pittura, mi ha aiutata ad esternare le mie emozioni e ad imprimerle sulla tela. Condividere bellezza, che sia quella di un mare al tramonto, o un cielo colmo di stelle; la metamorfosi di una farfalla, il corpo di una donna, oppure in un semplice sguardo. Io penso che lo scopo di un artista non sia quello di mostrare la sua anima, ma attraverso essa, suscitare le pure emozioni permettendo all’osservatore di poter percepire la propria. La stessa cosa accade con la scrittura: hai davanti un foglio bianco, come una tela, su cui poter esternare ogni emozione. Crei personaggi come pennellate, alcune saranno più decise e dai colori cupi, altre più scorrevoli e brillanti; altre ancora più sottili e delicati. L’insieme di esse darà vita all’opera finale; con la differenza che davanti non avrai l’immagine id un solo fotogramma, ma la stesura dell’intera pellicola. Pagina dopo pagina, veni trasportato all’interno di un mondo, e questo accade sia per lo scrittore che per il lettore; ed è ciò che ho voluto trasmettere in La Trasmutazione. L’immaginazione è creativa; crea pensieri, emozioni e immagini. Accende gli interruttori nei piani sottili fino ad arrivare a manifestazione. Leggendo il romanzo ognuno di noi costruirà dentro di se i personaggi e le ambientazioni, si affezionerà ad un protagonista e ne odierà un altro, ma per tutti questa creazione sarà diversa, ognuno la farà propria; ed è così che creiamo il mondo; mettendoci in contatto con la nostra interiorità.
Il tuo romanzo esplora temi di magia e spiritualità. Come hai integrato queste tematiche nel tessuto della storia, e cosa ti ha motivato a esplorare questi elementi nella tua narrativa?
La magia è presente dalla prima parola all’ultima, già dal titolo. Per trasmutazione si intende definire la possibilità latente in ogni essere umano, di sviluppare la propria personalità cosciente nei diversi piani dell’esistenza; attingendo risorse e poteri che comunamente vengono considerati soprannaturali. Gli alchimisti, ad esempio, dedicavano l’intera vita alla ricerca costante della creazione della pietra filosofale, con la trasmutazione dei metalli; ed è ciò che troviamo presente in ogni cultura semplicemente con un linguaggio diverso, il raggiungimento della perfezione. La stessa suddivisione del romanzo segue le tre fasi dell’opera in terra (opera al nero, opera al bianco e opera al rosso), ciascuna delle quali introdotta da una citazione. La vera magia è celata tra le righe del romanzo, ma un attento osservatore saprà coglierne le sfumature. La vera magia non ha nulla a che vedere con l’idolatria o la new age, è per questo che abbraccia la spiritualità. Esiste qualcosa su questo piano fisico che non sia anche spirituale? Tutto in terra ha uno spirito; che sia una pianta, un animale, una pietra o anche il pc. Prima di arrivare a noi ed aver la possibilità di toccarlo con mano, esisteva già nell’immaginario e ancor prima nel puro pensiero. Così è la magia: è la manifestazione vivente di un pensiero attraverso i piani dell’esistenza. Esprimere questo concetto mi entusiasma, perché è questa la motivazione che mi ha spinta a scrivere e a pubblicare questo romanzo. Romanzo che mi ha accompagnata durante questi anni di crescita interiore. Ho iniziato a scriverlo quando mi sono addentrata in questa esplorazione, mi ha aiutata a sognare, ad ascoltarmi e a scoprirmi; ed è quello che auguro ad ogni mio lettore. Chi pensa che una cosa non esista, è semplicemente perché non l’ha mai sperimentata e non la conosce, ma c’è un mondo velato davanti ai nostri occhi fisici. Guardando una foglia, ad esempio, ad occhio nudo non potremmo vedere mai tutte le molecole che la compongono; ma oltre ai cinque sensi fisici ne esiste un altro, il così detto sesto senso, che non è un senso esteriore, ma interiore; tutti siamo predisposti ad attingere ad esso, se disposti ad aprire la porta del cuore.
Dopo “La trasmutazione”, hai già in mente nuovi progetti futuri nel mondo della scrittura? Puoi darci un’anticipazione su cosa possiamo aspettarci dal tuo prossimo lavoro e se ci saranno elementi narrativi o tematiche che desideri esplorare in modo particolare?
Sto lavorando alla stesura del secondo romanzo. In La Trasmutazione vi ho lasciati con un to be continued; troveremo nuovamente Vivian, questa volta in un’altra veste. Una nuova avventura che vedrà la nostra protagonista ad un livello avanzato, alle prese con la magia del drago. Al suo fianco saranno presenti vecchi e nuovi personaggi, in un alternarsi di tempi e spazi. Un altro progetto è già in cantere; un mio desiderio e non solo. Da lettrice credo che un lettore si appassioni così tanto ad un personaggio che ha il bisogno di saperne di più; proprio per questo scriverò un prequel, per narrare la storia di ognuno di essi. Non so dirvi se La Trasmutazione diventerà il primo di una trilogia, quello che so per certo è che non voglio farlo diventare una saga infinita, ma ciò che mi auguro è che possa ancora invitarvi ad apprezzare la magia e le sue sfumature. Quindi preparate il vostro calderone perché ci sarà un ulteriore sorpresa che ancora non mi sento di svelare.
Ringraziamo Elisa Marino per averci regalato uno sguardo affascinante nell’universo di “La trasmutazione” e nella sua affascinante vita creativa. Continuate a seguire il Blog del Gruppo Albatros per ulteriori interviste e storie coinvolgenti. Grazie, Elisa, per aver condiviso con noi la tua passione e il tuo mondo intrigante!
