GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Sussurri dell’anima – María Parra Ímaz

Benvenuti lettori del Blog del Gruppo Albatros. Oggi siamo entusiasti di accogliere un’artista il cui lavoro ha il potere di catturare l’essenza dell’anima umana attraverso versi delicati e immagini intrise di ricordi. L’autrice di “Sussurri dell’anima”, María Parra Ímaz, ci aprirà le porte del suo mondo poetico, una dimensione che si manifesta al di là del tempo e che ci invita a esplorare la bellezza senza tempo delle sue poesie.

Il tuo libro, “Sussurri dell’anima”, è intriso di una bellezza senza tempo che sembra derivare da ricordi profondi. Puoi condividere con noi l’ispirazione dietro questa raccolta e come hai cercato di catturare la dimensione del vissuto attraverso la poesia?

L’ispirazione dietro la mia raccolta nasce da un ascolto profondo dell’anima, come suggerisce il titolo; da un sentimento di malinconia di sottofondo che in un modo o nell’altro in me è sempre presente.

                     […]

Lágrimas de lluvia caen sobre las rocas

y componen una canción,

como en la vida la melancolía

a las almas hace cantar.

[…]

(IX – El río de la vida).

[…]

Lacrime di pioggia cadono sulle rocce

e compongono una canzone,

come nella vita la malinconia

le anime fa cantare.

[…]

(IX – Il fiume della vita).

Non si è trattato tanto di una cattura da parte mia quanto di un fluire naturale della mia storia in versi. 

In molte delle tue poesie, emerge una sensibilità straordinaria che potrebbe risultare travolgente per chi le vive con intensità. Come hai bilanciato la profondità delle emozioni trasmesse con la necessità di rispettare la sensibilità dell’identità del lettore?

Mettendomi nei panni dei miei lettori, ho cercato di attenuare l’intensità di queste mie acute e contrastanti emozioni attraverso uno sguardo attento che cattura la bellezza di ogni piccola cosa.

Il tuo lavoro trasuda delicatezza e tenerezza, richiedendo quasi un accudimento da parte del lettore per essere apprezzato appieno. Come immagini che il tuo pubblico dovrebbe avvicinarsi a questa raccolta, e quale sarebbe, secondo te, l’approccio più vivo e rispettoso?

Penso che il mio pubblico dovrebbe avvicinarsi alla mia raccolta poetica con la consapevolezza che ha davanti a sé un’opera fragile e potente al tempo stesso, che va accolta con molto tatto.  Secondo me, l’approccio ideale dovrebbe essere amorevole e recettivo, come se si abbracciasse un albero dalle radici forti ma dai rami vulnerabili esposti all’imprevedibilità degli elementi. 

Parliamo del processo creativo. Come strutturi le tue poesie per catturare quell’effetto senza tempo che permea la tua raccolta? Ci sono particolari rituali o influenze che guidano la tua scrittura?

Le mie poesie seguono una struttura che riflette il susseguirsi di stati d’animo universali ed è per questo motivo che sembrano aleggiare al di sopra del tempo e dello spazio. La mia scrittura rivela il mio forte legame con la natura, che mi regala la serenità in un’atmosfera di suoni e di colori indispensabile per ascoltare meglio me stessa. I miei rituali sono la meditazione camminata, il footing ed un tipo di danza denominata Danza Duende che significa “Ballare la Vita”; festeggiare il fatto di essere vivi, grazie ai quali entro in connessione con me stessa; col mio corpo attraverso il respiro e il movimento. In questi momenti, con la mia mente adesso limpida, posso creare liberamente dei versi. I miei pensieri fluiscono con una ritrovata facilità e naturalità, come l’acqua di un fiume. È il Romanticismo a guidare la mia scrittura e indubbiamente mi hanno principalmente influenzato autori come Pablo Neruda, Antonio Machado, Miguel Hernández, Hermann Hesse, Paul Verlaine, Charles Baudelaire e Alda Merini. 

La tua opera sembra esistere “fuori tempo”, quasi come un richiamo a una dimensione atemporale. Come immagini che il lettore si relazioni con questa temporalità nel contesto della tua poesia, e quali emozioni ti auguri che scaturiscano da questa connessione?

Immagino che il lettore si relazioni con essa in maniera molto naturale ed armoniosa nonché molto liberamente attraverso un’ampia e disinibita percezione, giacché come lei ha accennato non ci sono limiti temporali. Mi auguro che da questa connessione in lui scaturiscano emozioni come la gioia, l’amore, la felicità e la speranza, lasciando anche spazio alla tristezza. Secondo me tutte le emozioni, incluse quelle considerate negative, come parte essenziale della vita e di noi esseri umani, vanno ascoltate, accettate e abbracciate con cura, poiché nessuna di esse potrebbe esistere senza le altre. Coesistono in un tutto, fatto anche di contrasti.

Ringraziamo María Parra Ímaz per averci aperto le porte del suo mondo poetico, dove i sussurri dell’anima prendono forma in versi intrisi di una bellezza senza tempo. Ci auguriamo che i lettori del Gruppo Albatros possano approcciare questa raccolta con la stessa delicatezza e accudimento con cui è stata creata, trovando nell’arte di María una connessione profonda con le proprie emozioni!

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