Benvenuti lettori del Blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di avere con noi Eliseo Pisinicca, l’artefice di “AttraVERSAmenti”, una raccolta di poesie che ci invita a esplorare i recessi più profondi dell’anima umana. Con il suo stile unico e toccante, Eliseo Pisinicca ci guida attraverso un viaggio intriso di emozioni, offrendoci una chiave di lettura per comprendere le sfumature più intime della mente umana.
Il titolo “AttraVERSAmenti” suggerisce una sorta di attraversamento o esplorazione. Puoi condividere con noi il significato dietro questo titolo e come si lega al contenuto delle tue poesie?
La scelta del titolo della mia raccolta poetica “attraVERSAmenti” non è casuale ma intende sintetizzare gli innumerevoli e diversi tentativi per poter affrontare il fluire della vita da parte di ognuno di noi. Quindi attraversamenti quale metafora della fatica, della difficoltà per poterne superare gli ostacoli. Ma anche immagine di chi privilegiato può comodamente attraversare su di un ponte quasi senza mai rivolgere lo sguardo verso chi invece costretto a guadare tra sassi scivolosi e con l’acqua alla gola.
Le tue poesie sembrano attingere a un lato sensibile e segreto della mente umana. Qual è stata la fonte di ispirazione principale per questa raccolta e come hai affrontato il compito di tradurre tali emozioni in parole?
Descrivere quale sia la mia fonte di ispirazione mi risulta quanto mai arduo in quanto molteplici sono gli spunti ed i soggetti da cui traggo ispirazione, basta il brivido di una emozione, un pregnante ricordo, un omaggio a chi amo o che mi ha amato. Sì, proprio l’amore nelle sue varie declinazioni spesso è stato l’argomento pregnante del mio poetare, cosicché in questo spazio un amore particolare l’ho anche dedicato al lago Trasimeno, che in giovane età mi ha visto pescare nelle sue acque offrendomi oltre che sostentamento anche indicibili sensazioni ed imperiture emozioni facendomi partecipare al prodigio delle diverse colorazioni e significati delle albe e dei tramonti. Di certo nel mio procedere non sono stato alieno dall’aver provato momenti di nostalgia, di malinconia, di astrazione e di immersione nella cruda realtà che come stigmate sono restate infisse nella mente e che poi di tanto in tanto ho trasferito nei miei versi.
Il concetto di una “rete di ricordi” è centrale in “AttraVERSAmenti”. Puoi raccontarci come hai sviluppato questa idea e come hai selezionato gli attimi della tua memoria che hanno plasmato le tue poesie?
Il concetto di “rete di ricordi” nasce da una constatazione per me molto significativa ed allo stesso tempo ricorrente, così avendo io come già detto d’aver esercitato la professione di pescatore la rete l’ho sempre considerata come attrezzo per catturare pesci, ed adesso pur essendo ormai lontano dal mondo della pesca ho conservato in me il concetto e l’uso della rete considerandola però come significativa metafora capace di catturare ricordi, emozioni, sogni, intuizioni capaci di costituire una sarabanda di riflessioni rendendomi così difficile se non impossibile stabilire una priorità degli attimi, dei luoghi e delle situazioni più salienti restati imprigionati nella mia memoria, per di più, scrivendo i miei componimenti di getto, nella istantaneità del momento colgo ciò che trovo spontaneo e più confacente, senza mai valutare il primo o il dopo, il chiaro o lo scuro.
Il tuo stile di scrittura è leggero ma profondo. Come riesci a bilanciare la delicatezza delle parole con la profondità delle emozioni che desideri trasmettere?
Scherzosamente potrei dire che la gestione da parte mia del binomio “leggerezza-profondità” avviene per magia e quasi per inconsapevolezza. Ma messo subito a parte lo scherzo e l’ironia dico che la leggerezza che si riscontra nel mio scrivere deriva da un ultratrentennale processo di affinazione, tanto che ogni mia poesia mi lascia sempre con un po’ di amaro in bocca e con il desiderio di potere migliorare il mio tipo di scrittura ed i suoi contenuti. Certo non tralascio di dire che oltre lo stile per conferire leggerezza e profondità occorre estrema sensibilità e coinvolgimento in ciò che si scrive, perché le emozioni non si creano se non si sentono e la profondità non si raggiunge se non si scava.
Alla fine della lettura di “AttraVERSAmenti”, le poesie lasciano un’impronta indelebile nella memoria del lettore. Qual è il messaggio o l’esperienza che speravi di comunicare attraverso questa raccolta?
Lo scopo basilare di questa mia ultima raccolta poetica “AttraVERSAmenti” come d’altronde per tutte le mie precedenti raccolte è quello di credere o solo di sperare di riuscire a lasciare una impronta sincera e significativa nell’animo dei lettori tanto da poterli indurre ad amare la poesia. Proprio perché la poesia è emozione, è sogno. è illusioni e molto spesso anche delusioni, già perché la poesia è la nostra vita con i suoi alti e con i suoi bassi ed è un richiamo alla meditazione, ed alla constatazione di quanto grande sia l’universo di ognuno di noi.
Ringraziamo Eliseo Pisinicca per aver condiviso con noi il suo mondo poetico attraverso “AttraVERSAmenti”. Le sue parole, come fili delicati, hanno tessuto un intreccio di emozioni che continuano a danzare nella nostra mente. Non possiamo che augurare a tutti voi lettori un’avventura incantevole all’interno di queste pagine, sperando che ognuno trovi la propria personale connessione con la poesia. Alla prossima lettura, con il cuore aperto e la mente pronta a essere attraversata!
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