GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Il mio caro covid B.S. – Ciro Nasta

Benvenuti a questa nuova intervista per il nostro blog. Oggi abbiamo il piacere di fare una chiacchierata con Ciro Nasta. Siamo certi che questa intervista vi aiuterà a conoscere meglio questo talentuoso scrittore e a capire cosa c’è dietro alla sua ultima opera “Il mio caro Covid B.S.”. Benvenuti, dunque, a questa nuova avventura letteraria!

Cosa l’ha ispirata a scrivere il libro “Il mio caro Covid B.S.” e come ha affrontato l’esperienza di fronteggiare il Covid da vicino?

L’ispirazione di scrivere il libro “Il mio caro Covid B.S.” mi è venuta quando mi sono ritrovato nel reparto intensivo del Covid center, isolato dal mondo esteriore ero rimasto solo con me stesso di fronte alla vita; fu allora che ho potuto vedere e valutare la vita da una prospettiva diversa, era la mia una condizione rara direi unica. Ero in una prospettiva e una condizione che mi permetteva di vedere e valutare la forma dell’essenza della vita, la sua profonda unicità. Quel grosso finestrone che mi permetteva di guardare il mondo mi poneva nella condizione di essere isolato dal mondo esterno e nello stesso tempo di avere una cosciente consapevolezza della forma della vita quotidiana. Una prospettiva privilegiata era la mia seppure lottavo per la vita. Fu allora che una vocina dentro di me mi diceva scrivi quello che stai provando, quello che stai vivendo, valuta la quotidianità e come viverla meglio in una prospettiva diversa, crivi la valutazione della vita dall’esterno, come poter elaborare le negatività della vita… Mi trovavo di fronte a due possibilità: se non ce l’avrei fatta volevo lasciare una traccia, una testimonianza di vita di una storia vera; se sarei uscito dal tunnel del Covid, promisi a me stesso di far conoscere la storia della mia vita  e la miriade di riflessioni dei vari episodi vissuti nella mia vita, con l’auspicio che la pro positività e la speranza che è il filo che ci lega alla vita malgrado tutte le vicissitudini, possa essere di conforto, di riflessione e di stimolo al lettore. Ho affrontato l’esperienza di fronteggiare il Covid da vicino, cercavo costantemente in me il mio equilibrio, non volevo andare in panico… pensavo e riflettevo sulla mia condizione, cercavo di viverla di affrontarla e di superarla, con tutte le mie forze non mi allontanavo mai dalla propositiva speranza. Fissavo sempre quella luce infondo al tunnel del Covid pur vivendo le avversità.

Potrebbe descrivere il percorso introspettivo di cui parla nel libro e come ha influenzato la sua prospettiva sulla vita e sulle avversità?

Il percorso introspettivo di cui parlo ha influenzato la mia vita, il modo di lettura di quello che mi accade deve essere diverso quando quello che vivo mi coinvolge come un vortice al punto che vengo trascinato verso il malessere, verso il male. L’elaborazione degli eventi negativi o meno positivi della nostra vita spesso sono subdolamente coinvolgenti al punto da condurci verso un sentiero buio senza ritorno togliendoci la vita in vita, la mia esperienza di vita e delle avversità mi inducono a riflettere che dobbiamo imparare guardare e a leggere gli eventi negativi in un piano di lettura diverso, quel raggio di luce che illumina la nostra mente, i nostri occhi, e ci conduce alla consapevolezza della straordinaria e sublime bellezza della vita.

Il suo libro include dei QR-CODE per far vivere dei momenti sonori narrati dall’autore in presa diretta. Cosa si può aspettare il lettore da questa particolare scelta?

Durante la stesura del libro ebbi l’ispirazione di voler fare di più… mi chiedevo come posso trasmettere alcuni momenti che sto vivendo in sonoro come in un film?   E così nacque l’idea di registrare dei momenti sonori e narrati contemporaneamente nel momento in cui scrivevo. In quei momenti pensavo al lettore, fargli provare l’emozione di ascoltare in tempo reale ciò che legge.

Potrebbe raccontarci di qualche momento significativo o di qualche sfida affrontata durante la stesura del libro?

Scrivevo continuamente giorno e notte, vari sono stati i momenti significativi, eravamo isolati a noi stessi, anche se controllati costantemente… a cadenza di minuti entrava in stanza un infermiere in tuta protettiva guardava i valori dei monitor controllava velocemente e andava via. Ricordo una volta che entro un’infermiera e stendendo la mano mi disse: volete una caramella?! A voi sembrerà banale ma quel gesto, quella caramella mi diede sollievo… e non solo per il gusto. La sfida che ho dovuto affrontare durante la stesura del libro era nella velocità di scrittura, dovevo essere veloce nell’intrappolare nelle parole tutto quello che accadeva, tutte le emozioni che provavo, tutte le considerazioni sulla stesura degli episodi della mia vita passata, e i propositi della speranza di uscire dal tunnel del Covid. Scrivevo giorno e notte.

Come questa esperienza con il Covid e la scrittura del libro hanno cambiato il suo modo di vedere la vita e le sfide che essa presenta?

Il Covid non l’ho scelto io, è lui che ha scelto me. Mi sono chiesto… perché?! Ci sarà uno scopo?! Che cosa mi vuole dire? Che cosa mi vuole insegnare? Mi sono anche chiesto se da questa mia esperienza non ne traggo vantaggio, insegnamenti sarà stato inutile aver vissuto l’esperienza Covid, sarà stato inutile aver tanto sofferto, devo ribaltare il negativo vissuto accettarlo per quello che è stato e far sì che possa questa esperienza aiutarmi migliorare i restanti giorni della mia vita con altre esperienze che dovrò sicuramente fare. Terrò sempre presente l’esperienza che ho fatto per cercare di migliorare ogni giorno della mia vita. Il segreto della vita e la chiave della vita è nell’amore, nella provvidenza, nel dono della vita, è la vita stessa. È amarsi!

Ringraziamo Ciro Nasta per averci dedicato il suo tempo e per averci fornito interessanti spunti di riflessione sulla sua opera “Il mio caro Covid B.S.”. Speriamo che il suo libro possa riscuotere il successo che merita!

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