GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Viaggio nella paradisiaca illusione – Sandro Bruni

Benvenuti in questa nuova intervista del nostro blog, oggi abbiamo il piacere di ospitare Sandro Bruni, autore del libro “Viaggio nella paradisiaca illusione”. Sandro Bruni è uno scrittore talentuoso e in questa intervista avremo l’opportunità di conoscere meglio l’autore e il suo lavoro, scoprendo le ispirazioni dietro la stesura del libro e alcuni retroscena interessanti.

Il titolo del libro, “Viaggio nella paradisiaca illusione”, evoca un’esperienza di ricerca e riflessione interiore. Qual è stata l’ispirazione dietro questa raccolta di poesie?

Non saprei dirle con esattezza come mi è venuta l’idea del titolo, poiché scrivo poesie sin dalla prima adolescenza e quando scrivo poesie sono come in uno stato di “trance”, succede che mi debba fermare quando sono in macchina, per scrivere due righe su di un pezzo di carta per non dimenticarle, io ho sempre una penna ed un pezzo di carta appresso, e poi le parole seguono a casa nella tranquillità delle mie cose, così la magia è fatta. Ed è come se fossi in uno stato di “trascendenza divina” appunto in una situazione di “paradisiaca ispirazione”. Sono convinto che la poesia, la musica e l’arte in generale siano l’opera, certo di esseri umani, ma sotto l’influsso di una forza superiore che va oltre la volontà umana. Io la lego ad una forza divina perché sono cristiano credente, magari un altro che non crede, la lega appunto ad una “forza superiore” ma comunque non può essere il prodotto di un qualcosa di “normale”. Per farle un esempio, quando Michelangelo dipinse la Cappella Sistina o scolpì la Pietà oppure Vivaldi scrisse le Quattro Stagioni, e quindi “assolutamente” tutti restano a bocca aperta davanti a tanta bellezza, ebbene quelli che hanno eseguito quelle opere non erano certo in uno stato “normale” e di conseguenza non lo sono neanche quelli che le guardano o le ascoltano in quel preciso momento, poiché anche costoro sono soggiogati dalla stessa forza che le ha create. Quanto all’ispirazione, credo non ci sia: cosa, fatto, avvenimento, situazione particolare che non possa ispirarmi; dal fremito di ali, fino alle tragiche notizie sulla guerra in Ucraina.

La raccolta esplora il concetto di “paradisiaca illusione” come il nettare primordiale che nutre l’animo umano. Come ha espresso questo concetto attraverso le poesie e quali emozioni o riflessioni ha cercato di suscitare nei lettori?

Quando scrivo poesie non mi preoccupo di come i lettori reagiranno, senza offendere nessuno ovviamente, poiché sono esseri umani pure loro come me che hanno appunto un vissuto e dunque un’anima, spero sensibile come la mia, che si ritroveranno in quello che scrivo. Se questo non dovesse succedere io non posso assolutamente farci niente. Ognuno di noi ha un animo diversamente sensibile e ci sono esseri umani a cui la poesia non dice assolutamente nulla. Non tutti riescono a “gustare” il “nettare primordiale” che nutre l’animo umano, come scrive in modo splendido Lei, ma questo fa parte della vita. A me per esempio non piace il nettare del miele, perché lo ritengo troppo dolce, eppure scrivo poesie, dove utilizzo la parola miele per esprimere un senso di dolcezza. 

Il viaggio compiuto dall’uomo rappresenta filosoficamente tutti. Come ha affrontato la sfida di creare un’esperienza poetica che possa risuonare in modo universale con i lettori, nonostante le esperienze personali possano variare?

Quello che lei scrive: “Il viaggio compiuto dall’uomo rappresenta filosoficamente tutti” è un’assoluta verità, ma Lei m’insegna che quando s’inizia un viaggio si possono prendere diverse vie per arrivare alla stessa meta. Ognuno può trovare in una poesia quella parte che lo riporta nel baratro o quella che lo porta in paradiso, a seconda delle esperienze personali ma quando scrivo poesie le scrivo a seguito del “mio” vissuto perché quella è la “sola verità” che conosco, perché quella è la via da me seguita per arrivare dove sono. A volte ho dovuto cambiare sentiero, fare scorciatoie, a volte ho dovuto affrontare salite per poi ridiscendere ed infine arrivare alla meta e su quel cammino spesso mi sono perso per poi ritrovarmi ancor più arricchito. Nello splendido film “Pandora” degli anni cinquanta con Ava Gardner, sui vari risvolti, intrighi ed i profondi misteri dell’animo umano, vi è impressa una frase che ricordo benissimo e dice in Inglese: “the moving fingers write, and having written… move on” che tradotto in Italiano sarebbe: “le dita si muovono e scrivono e quando hanno scritto…, continuano a scrivere…”. Evidentemente le dita che si muovono e scrivono su un computer o su un pezzo di carta sono quelle di un poeta, nel caso specifico le mie. Questo è per me il concetto di poesia, questo è il misterioso ed intrigante concetto che voglio possibilmente condividere con il lettore.

C’è una poesia in questo libro che la rappresenta maggiormente? Perché?

La sua domanda mi pone in grande imbarazzo, è come domandare a un genitore che ha avuto diversi figli, quale preferisce. Tutte le poesie come detto mi rappresentano, poiché sono come tanti tasselli di un solo mosaico, se lei ne toglie uno il mosaico è incompleto, ma se devo proprio sottolinearne una, direi quella sulla musica a pagina 56: “Ode alla Musica” o quella su Vivaldi che poi tratta lo stesso soggetto a pagina 23: “Al sublime Vivaldi”, perché la musica è stata una scoperta tardiva nella mia vita, preso e stressato com’ero dal mio lavoro, ma ormai in pensione spendo minimo un’ora al giorno ad ascoltar musica di ogni tipo. Come Lei può ben capire, non è mai troppo tardi.

Quali sono i suoi futuri progetti di scrittura?

Non credo che scriverò ancora romanzi. Ne ho scritto uno già pubblicato con Albatros nel 2021 dal titolo : “Giò l’Eremita e la locanda del Beccamorto”, però mai dire mai. Invece continuo a scrivere poesie e spero di finire una nuova raccolta tra un anno.

Ringraziamo Sandro Bruni per averci dedicato il suo tempo e per averci fornito interessanti spunti di riflessione sulla sua opera “Viaggio nella paradisiaca illusione”. Speriamo che il suo libro possa riscuotere il successo che merita!

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