GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Un arcobaleno sull’asfalto bagnato – Teresa Genova

Il nuovo libro di Teresa Genova si intitola “Un arcobaleno sull’asfalto bagnato” e sta già riscuotendo grandi consensi tra chi ha avuto il piacere di leggerlo. Noi, abbiamo deciso di raccontarvelo ponendo alcune domande direttamente all’autrice, che ringraziamo per averci dedicato qualche ora del suo tempo.

Qual è stata l’ispirazione dietro la creazione di queste due storie intrecciate, quella di Teresa e quella di Giulia?

Il mio intento era quello di mettere in risalto la vita e il coraggio di affrontarla. Due donne molto diverse sia per età, contesto, dinamiche familiari e progetti di vita che si erano prefissate.

Come ha sviluppato i personaggi di Teresa e Giulia? Quali sono le sfide che hanno dovuto affrontare lungo il loro percorso?

l personaggio di Teresa è liberamente tratto dalla mia storia personale, un’infanzia felice circondata da affetti che le ha permesso da subito di delineare il suo futuro spontaneamente, perché quello erano gli obiettivi di una donna negli anni ‘60, sposarsi e mettere su famiglia. Giulia una ragazza coraggiosa, moderna che vuole fuggire da una realtà gretta e anaffettiva per cercare di capire quanto valga la sua vita. Teresa si è messa in gioco sia nel realizzare la sua femminilità sposandosi, sia mettendo al mondo tre figli formando con il marito una famiglia solida, poi ha avuto l’idea di fondare una scuola trilingue per bambini da 0 ai 6 anni, altamente innovativa per gli anni ‘80. Gli eventi familiari e le malattie la porteranno poi a dover per forza coordinare tutto in modo da non rendere vani i suoi desideri e gli obiettivi raggiunti. Giulia, venendo da un piccolo paesino ha dovuto affrontare le sfide di una grande città, vivere da sola saper gestire il piccolo patrimonio datole dalla nonna per poter vivere conoscere l’ambiente lavorativo e non da ultimo accettare un lavoro completamente nuovo per lei, la banca. Era sola ma è questo che voleva e che le serviva per capire quanto valesse.

Perché ha scelto di utilizzare il diario come elemento centrale della trama?

Volevo che fosse un compagno discreto nella vita di Giulia che oltre a farle compagnia le facesse conoscere la vita di un’altra donna, a Giulia piaceva molto leggere e ho pensato che attraverso la lettura potesse capire altri modi di affrontare sé stessi e le relazioni, i fallimenti, le delusioni e i successi.

Quali temi importanti ha esplorato attraverso questa storia?

Temi che si pongono tutte le donne. Trovare un compagno? Formare una famiglia? Quanto si è disposti a rinunciare per essa? Come coordinare lavoro e famiglia. Se sopraggiunge una grave malattia quanto essa influisce su te stesso? come ti fa sentire e come gli altri ti vedono? Come mandare avanti tutto ciò in cui hai creduto e costruito? Per Giulia la sfida di una grande città. sarebbe stata capace di affrontare il lavoro? Le amicizie? Quanto doveva lasciare andare dei suoi propositi affinché i suoi obiettivi si potessero realizzare? E quanto le nuove relazioni potevano influire sul conseguimento degli stessi?

Quali riflessioni si augura di suscitare nel pubblico attraverso le vite di Teresa e Giulia?

Noi donne dobbiamo affrontare diverse sfide sia in campo familiare che lavorativo, non dobbiamo mai mollare, non farci abbattere dai fallimenti che inevitabilmente fanno parte della vita, dobbiamo assolutamente raggiungere i nostri obiettivi, non rinunciando all’amore sia nel riceverlo che nel donarlo perché è attraverso quello che possiamo arrivare alla meta. Nel caso di Teresa le sue malattie non avevano poi reso possibile continuare il suo lavoro, ha avuto il coraggio di lasciare andare la sua impresa pur di salvare l’equilibrio della sua famiglia e di tutto ciò che aveva costruito, questa scelta è la più grande prova d’amore che si può donare.

Ringraziamo Teresa Genova per averci concesso questa intervista. Speriamo che i nostri lettori possano trarre ispirazione dalle sue parole e che il suo libro “Un arcobaleno sull’asfalto bagnato” possa raggiungere un ampio pubblico. Buona lettura!

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