GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Da cucciolo a leone – Julia Righettini

Oggi abbiamo il piacere di ospitare Julia Amelia Righettini, autrice del romanzo Da cucciolo a leone. Un racconto intenso che attraversa l’amicizia, la crescita e le difficoltà della vita, ambientato sulle rive del Lago di Garda. La storia di Giada e Giulio si snoda tra momenti di spensieratezza e ombre profonde, portando il lettore a immergersi in un vortice di emozioni. Julia ci parlerà del suo libro, delle ispirazioni dietro la storia e del suo percorso di scrittura.

Da cucciolo a leone è una storia che parla di crescita, legami profondi e sfide della vita. Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo?

L’ispirazione nasce da una storia vera ambientata negli anni 80 e che vede la crescita di una giovane ragazza nata sulle sponde del Lago di Garda, precisamente a Salò, in un ambiente quasi protetto sulle dolci colline del Lago. L’incantevole borgo di cui racconto nel libro, ad una ragazzina sveglia e desiderosa di assaporare la vita, da un lato risultava stretto, ma dall’altro le faceva assaporare, in tutte le sue sfaccettature, una visione della vita semplice, onestà, poco contaminata e ricca di valori. Una vita scandita da un ritmo lento, di un borgo in cui le ore passavano liete e serene, attorniati da una natura che apriva l’anima ad importanti riflessioni.  Il cuore grande e onesto di questa fanciulla incontra quello altrettanto dolce e puro del piccolo Giulio. Da lì in poi, ogni estate i due giovani rinnovano, in maniera sempre più forte la loro amicizia, che nel corso degli anni non solo diventa una parte fondamentale della loro vita, una certezza, un esserci nei momenti di condivisione delle gioie e anche del bisogno. Questi legami profondi vivono tutt’oggi e anche se i due hanno vite completamente diverse, si frequentano e sanno di esserci l’uno per l’altro.

Il Lago di Garda non è solo lo sfondo della vicenda, ma sembra avere un ruolo quasi simbolico nella storia. Quanto è stato importante per te ambientare il libro in questi luoghi?

L’ambientazione del romanzo, sulle sponde del Lago di Garda, nella parte bresciana, è stata una scelta voluta, perché è li che i personaggi si sono incontrati e hanno raccontato le loro vite. È lì che la giovane Giada ha realmente vissuto e quel borgo felice ed incantato, affacciato sull’immenso lago, l’ha vista crescere. La profondità del lago, il cielo nero con le sue infinite stelle hanno seguito la giovane fanciulla nella sua crescita, e hanno radicato in lei un amore profondo per quei luoghi e per quel lago che tutt’oggi governa in maniera assoluta su ogni sponda. Lei che ogni sera si soffermava a scrutare l’orizzonte, il cielo e ogni colore della natura, aveva appassionato anche il suo giovane amico a contemplare il Lago e ad ammirarlo in ogni suo momento. Un lago confidente di sogni, di amori e amicizie, di timori e angosce, di paure ma soprattutto confidente di speranze.

Nel romanzo emergono contrasti molto forti tra l’armonia iniziale e la tragedia che colpisce la famiglia di Giulio. Quanto è stato difficile affrontare certi temi e renderli così intensi sulla pagina?

Questi drammi, oggi sfortunatamente accadono anche troppo spesso, ma anni fa ci scuotevano l’animo in maniera significativa e seppur spettatori increduli i segni restavano indelebili. Oggi ci si è quasi assuefatti e questo dovrebbe far pensare tutti noi sull’evoluzione della nostra società. Raccontare eventi drammatici non è mai facile, ma la reazione che l’indole umana ha difronte a tali eventi è sempre inaspettata. Raccontare le varie sfaccettature è importante soprattutto quando alla fine si vuole lanciare un messaggio positivo. Abbiamo bisogno di avere esempi forti e positivi e nel romanzo tanti sono i personaggi buoni e positivi che riempiono di amore queste pagine.

I personaggi sono molto sfaccettati e ognuno ha un ruolo ben definito nella crescita dei protagonisti. C’è qualcuno di loro che senti particolarmente vicino?

Come già anticipato, molti sono i personaggi buoni che superano le varie difficoltà della vita. Il primo a cui mi sento sicuramente più legata e che in parte mi rispecchia, è sicuramente la giovane Giada, che vive nella natura e in un borgo antico, e con grande purezza di sentimenti si confronta con il nuovo. Giulio è il personaggio che, tuttavia, amo di più, perché seppur inizialmente descritto come un fanciullo dolce e inerme, sarà di grande insegnamento sia per i suoi comportamenti che per la sua maturazione. Un esempio positivo, che è il risultato di come tutti i personaggi, a modo loro, hanno manifestato amore per lui e lo hanno accompagnato nella sua crescita. Il romanzo vuole essere un ritorno alla semplicità di quegli anni e ai valori che le famiglie insegnavano e tramandavano, valori semplici e onesti.

Scrivere è un viaggio personale ed emotivo. Cosa ti ha lasciato questa esperienza e quali emozioni speri che i lettori possano portare con sé dopo aver letto Da cucciolo a leone?

Immergermi nella scrittura e raccontare questa storia è stato un momento di forte riflessione sulla vita, sulle persone e sulle evoluzioni caratteriali che ognuno di noi ha. Il romanzo mi ha dato modo di rivivere in parte la mia infanzia e la mia adolescenza, e di apprezzare maggiormente gli insegnamenti ricevuti anche dai miei genitori, che in qualche modo, rispecchiano quel modello genitoriale duro e severo raccontato nel libro. Un’analisi importante di come le restrizioni che venivano date un tempo, sono comunque servite per affrontare i momenti importanti della vita con maggior consapevolezza senza affrettare e bruciare le tappe. Il raccontare personaggio diversi, tutti in un qualche modo forti e concreti, è stata una scelta voluta perché, in fondo, rappresentano uno specchio reale della società, con le contraddizioni tipiche dell’essere umano, ma con reazioni emotive forti e sempre dai risvolti positivi.  Spero vivamente che il lettore apprezzi la storia, si possa immergere in un racconto che gli faccia rivivere, a chi è di quel periodo, la vita di quegli anni 80, e a chi non l’ha vissuta, faccia comprendere come la semplicità di quegli anni non ha fatto altro che far vivere momenti unici ed irripetibili. Sono certa che tra queste pagine, il lettore si emozionerà, perché ciò che è descritto sono i sentimenti puri dell’animo umano che attraversano una crescita profonda,

Grazie, Julia, per aver condiviso con noi il mondo di Da cucciolo a leone. Il tuo romanzo ci ricorda quanto siano preziosi i legami e come la vita, anche nei momenti più difficili, possa offrire la possibilità di crescere e riscoprirsi. Auguriamo ai lettori di lasciarsi trasportare da questa storia e di trovare, tra le pagine, emozioni autentiche e profonde.

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