GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Il tempo del Capo – Emma Gobbo

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo lieti di accogliere Emma Gobbo, il cui libro “Il tempo del Capo” ci offre uno sguardo profondo e coinvolgente nella vita di quattro donne coraggiose: Sara, Laura, Matilde e Chiara. Quattro donne con storie uniche e percorsi diversi, ma unite da una ricerca comune: la realizzazione di sé attraverso il fluire del tempo. Scopriremo insieme i segreti dietro questo affascinante racconto e quali insegnamenti possiamo trarre dalle esperienze di queste protagoniste.

Emma, “Il tempo del Capo” ci introduce a quattro donne diverse, ognuna con i propri obiettivi e sfide. Cosa ti ha ispirato a creare questi personaggi e le loro storie?

La creazione di Chiara, Sara, Matilde e Laura nasce da un profondo viaggio personale e professionale, dove la passione incontra la pratica. Queste quattro donne sono molto più che personaggi; sono l’essenza delle personalità che ho osservato e studiato nei miei vent’anni come formatrice, coach e consulente aziendale. Ogni colore, giallo, rosso, verde e blu, non è solo una scelta estetica ma una rappresentazione fedele delle dinamiche umane. Ho voluto che i lettori si vedessero riflessi nelle storie di queste donne, trovando eco nelle loro sfide e trionfi. Il mio obiettivo era rendere tangibili i concetti della psicologia delle personalità, trasformandoli in narrazioni che toccano il cuore e stimolano la mente.

Nel tuo libro, le protagoniste affrontano il tema del tempo e della sua influenza sulle loro vite. Puoi condividere con noi il significato simbolico del “tempo del Capo” e come questo concetto si riflette nelle vite delle tue protagoniste?

“Il tempo del Capo” è un concetto carico di significato, che attinge profondamente alla mia esperienza. Rappresenta quei momenti di rivelazione in cui la nebbia delle nostre incertezze si dissipa, lasciando spazio a una visione chiara di chi siamo e di cosa possiamo diventare. Questo libro intende essere una lente attraverso cui osservare i “click evolutivi” della nostra esistenza (come nel libro fa Alison), quegli istanti in cui prendiamo consapevolezza dei nostri cicli e schemi mentali (che io chiamo “loop” emozionali), permettendoci di trascendere e diventare artefici del nostro destino. È un messaggio potente e radicato nella realtà, che invita a un’introspezione profonda ma sempre con un senso di speranza e possibilità.

Ogni donna nel tuo romanzo sembra intraprendere un viaggio personale unico. Qual è il messaggio principale che speravi di comunicare attraverso le loro esperienze e le loro trasformazioni?

Il cuore pulsante di questo libro è l’invito a scoprire e abbracciare la propria personalità e le proprie emozioni attraverso il viaggio delle quattro protagoniste; ogni lettore, infatti, si rivedrà nei tratti della personalità di una delle quattro protagoniste. Ogni storia è un mosaico di emozioni, sfide e rivelazioni che mirano a ispirare chi legge a intraprendere un percorso di autenticità e scoperta. Il messaggio che desidero trasmettere è che, nonostante le nostre differenze, ci sono esperienze universali che ci uniscono. Le protagoniste, con i loro “messaggeri”, simboleggiano la bellezza dell’incontro con l’altro e la ricchezza che scaturisce dalla diversità e dall’ascolto. Sono profondamente convinta. che le informazioni che pensiamo “ci manchino” sono in realtà presenti nelle altre persone. Questa narrativa non solo emoziona ma serve anche come bussola per navigare la complessità delle relazioni umane, guidando verso una maggiore comprensione di sé e degli altri.

L’aspetto dell’autorealizzazione è centrale nel tuo libro. Secondo te, qual è il ruolo più importante che il tempo gioca nel processo di scoperta e realizzazione di sé stessi?

Il tempo, nel mio libro, è molto più di una sequenza di eventi; è il tessuto su cui si dipanano le vite delle protagoniste, una risorsa preziosa che, se abbracciata, rivela il nostro vero potere e potenziale. Attraverso le pagine, cerco di mostrare come il tempo possa essere un alleato nella nostra evoluzione personale, un maestro che, se ascoltato, ci guida verso la realizzazione di noi stessi. Questa visione del tempo sfida la percezione comune della sua tirannia, proponendolo invece come chiave per sbloccare la nostra essenza più autentica e per prendere il controllo della nostra narrativa personale. è nel tempo che troviamo i nostri “messaggeri”.

Emma, la copertina di “Il tempo del Capo” cattura davvero l’attenzione con il suo design suggestivo. Puoi condividere con noi il processo creativo dietro la scelta della copertina e come credi che essa rappresenti il tema centrale del tempo nel tuo romanzo?

La copertina di “Il tempo del Capo” è stata attentamente studiata per rappresentare le quattro protagoniste e le loro personalità. Sono infatti: giallo per Chiara, rosso per Sara, verde per Matilde e blu per Laura. Questa scelta visiva simboleggia la diversità e la complessità delle esperienze umane, rafforzando il concetto di interconnessione e complementarità tra le diverse personalità. Il processo creativo dietro la copertina ha cercato di catturare l’essenza delle protagoniste e del loro viaggio verso l’autorealizzazione, invitando il lettore a esplorare le dinamiche delle relazioni umane e il potere trasformativo della comprensione reciproca.

Un ringraziamento speciale ad Emma Gobbo per averci offerto uno sguardo così profondo sulle vite di Sara, Laura, Matilde e Chiara attraverso “Il tempo del Capo”. Le loro storie ci invitano a riflettere sul nostro rapporto con il tempo e l’autorealizzazione. Non vediamo l’ora di seguire il tuo prossimo viaggio letterario. Grazie ancora per essere stata con noi oggi.

Lascia un commento