GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Non ti arrendere. Poesie dal 2020 al 2023 – Marta Lucia Ghezzi

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros, oggi intervisteremo Marta Lucia Ghezzi, autrice del libro “Non ti arrendere. Poesie dal 2020 al 2023”. Le poesie di Marta Lucia Ghezzi si distinguono per la marcata affermazione del suo punto di vista, che non è semplicemente un’espressione individuale, ma piuttosto riflette una dimensione collettiva, conflittuale e politica. È una poesia che prende posizione, una poesia “partigiana”, che esalta la partecipazione in tutte le sue sfaccettature: essere parte, sentirsi parte, fare parte.

Le sue poesie sono intrise di un forte senso di impegno sociale e politico. Qual è stata la sua principale fonte di ispirazione per scrivere “Non ti arrendere”?

La spinta maggiore per scrivere le poesie raccolte ultimamente è stata la consapevolezza della morte imminente e il desiderio di lasciare una traccia di me, una sorta di testamento spirituale che ho già scritto, registrato e che vorrei fosse divulgato ai miei funerali insieme a foto della mia vita. La regista Anna Recalde Miranda, autrice del mio docufilm “Tre case” lo sta montando.  

Nel suo libro emergono tematiche legate alla lotta per i diritti delle donne e alla ricerca di una società più equa. Come vede il ruolo della poesia nell’attivismo sociale?

A cosa serve la Poesia? Probabilmente a niente. Non spiega come gli scienziati cercano di fare. Non consola come fanno le religioni e a volte le filosofie. Non rende ricchi e famosi, non fa vendere. E allora, perché è così necessaria? Perché più di un saggio accademico e di interi volumi sapienti, ci aiuta, con l’immaginazione a dare un senso alla vita, a esprimere passioni, ragioni, speculazioni, domande… Senza l’arte, ha scritto un anonimo sui muri di Pavia, avremmo bisogno di troppe spiegazioni.

La sua poesia è definita “partigiana”, in quanto esalta la partecipazione e l’impegno. Qual è il messaggio principale che spera di trasmettere ai lettori attraverso le sue opere?

Il messaggio principale che voglio dare alle donne è quello di esprimere la propria forza e coraggio e di non fare le vittime passive, complici del potere patriarcale.

Ci parli del suo processo creativo. Come si svolge la sua ricerca di ispirazione e come trasforma le sue idee in versi coinvolgenti?

Come lettrice selvaggia sono ispirata soprattutto da quello che leggo, in forma cartacea, libri, riviste, quotidiani e da quello che vedo, per strada, nei films, nelle mostre.

Qual è il suo rapporto con il linguaggio poetico e come ritiene che possa influenzare la percezione del lettore rispetto alle tematiche trattate nelle sue poesie?

Il mio linguaggio poetico, più prosa che poesia, è intermittente, ondivago, incostante e variegato. Come detto, non mi aspetto che possa influenzare qualcuno. Nonostante ciò, non mi arrendo, col pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà (cfr Gramsci). Vorrei essere più zen ma non sono capace di non indignarmi, di essere equidistante e distaccata, e più che la compassione vorrei esprimere l’amore.

Ringraziamo Marta Lucia Ghezzi per averci offerto uno sguardo nel suo mondo poetico e per aver condiviso con noi la sua passione. “Non ti arrendere” è un’opera che non solo incanta con la sua bellezza letteraria, ma anche ispira alla riflessione e all’azione. Non vediamo l’ora di continuare a essere mossi dalle sue parole cariche di significato e impegno.

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