GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Storie di mostri… quelle che ancora non conosci! – Chiara Zancanella

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di avere con noi Chiara Zancanella, autrice del libro “Storie di mostri… quelle che ancora non conosci!”. Questo libro affascinante e toccante ci porta nel mondo coraggioso di Alice, una bambina che deve affrontare le sue paure più profonde mentre cresce e impara a navigare attraverso le sfide della vita. Benvenuta, Chiara, siamo davvero onorati di averti qui con noi oggi.

Il tuo libro affronta temi importanti come la crescita personale, l’accettazione della diversità e l’importanza dell’amicizia. Cosa ti ha ispirato a scrivere su questi argomenti e come hai sviluppato la storia di Alice e dei mostri che la circondano?

È vero, il mio libro affronta temi importanti come la crescita personale, la diversità e l’amicizia: ancora prima di scriverlo, avevo già in mente che il mio libro, seppur dedicato ai bambini, avrebbe dovuto portare con sé dei valori ed un messaggio. Penso che per un bambino, così come per un adulto, sia fondamentale crescere, riconoscendo la diversità come una ricchezza e conoscendo persone con cui condividere un legame speciale: quello dell’amicizia. Penso che l’ispirazione più grande, che ha fatto sì che io scrivessi su questi argomenti, siano stati i miei genitori: fin da piccola mi hanno cresciuta a pane e sensibilità, dolcezza, rispetto e affetto. Nel mio libro volevo parlare in modo semplice di temi importantissimi: un libro sì per bambini, ma che avesse comunque un messaggio, che portasse dei valori e che trattasse tematiche attuali… questo volevo fosse il mio libro! Prima ancora di scriverlo, avevo pensato al messaggio che volevo dare ai miei lettori e solo dopo ciò ho elaborato la storia… e chi scegliere come personaggio per affrontare il tema della diversità e della paura, se non chi terrorizza di più il bambino, ovvero il mostro? Volevo far sì che il mostro diventasse non più la sorgente degli incubi del bambino, ma che fosse visto, invece, come un “animaletto” un po’ particolare e bizzarro, che ha comunque un animo dolce. E infine, dopo i mostri arriva lei, la piccola, ma coraggiosissima Alice, la nostra supereroina, dimostrazione lampante per il piccolo lettore di quanto sia importante esplorare e conoscere per crescere: la nostra piccola amica cresce insieme al Lettore pagina dopo pagina, lo prende per mano e lo porta alla scoperta del mondo. Temi come la crescita personale, l’accoglienza della diversità, l’importanza dell’amicizia e il superamento delle proprie paure sono per me temi fondamentali, di cui bisogna parlare anche al bambino, per accompagnarlo alla scoperta del mondo con “un sorriso”. 

Alice è un personaggio molto coraggioso che però deve affrontare le sue paure. Qual è il messaggio principale che vorresti che i giovani lettori traggano dall’esperienza di Alice?

Penso che il messaggio principale di questo libro sia l’importanza di affrontare le proprie paure, anche le più terribili: solo così facendo si può crescere e diventare più forti… solo decidendo di abbattere i nostri incubi si cresce e si ha l’opportunità di vincere le paure che imprigionano in una scatola piccola ed opprimente. Solo superata la paura si può vivere pienamente e uscire da questa scatola restrittiva che la stessa ci impone: si deve vivere conoscendo, scoprendo, non fermandosi mai all’apparenza, apprezzando e riconoscendo la diversità come punto di forza e fidandosi di sé e di chi ci circonda. Alice è molto coraggiosa, affronta le sue paure con curiosità, voglia di conoscere e di imparare. Alice supera le sue paure e così facendo conosce nuovi amici, vive nuove avventure, diventa sempre più un’eroina: questo messaggio vorrei traessero i giovani lettori dall’esperienza di Alice: la paura è solo una lieve e debole nuvola di zucchero a velo da soffiare via, per vedere il sole! Ognuno deve affrontare le proprie paure!

Hai scritto questo libro per aiutare i bambini a superare le loro paure con un sorriso. Qual è stata la tua esperienza personale nella gestione delle paure durante la tua infanzia e come hai portato queste esperienze nella scrittura di “Storie di mostri… quelle che ancora non conosci!”?

Penso che superare le proprie paure sia il passo fondamentale per crescere e per vivere pienamente. Un bambino deve imparare a superare le proprie paure con il sorriso: non deve riconoscerle come ostacoli insuperabili e invalicabili, ma come possibilità di crescita. Le paure accompagnano purtroppo, o forse per fortuna, la vita di ogni persona: ogni giorno una nuova paura, ogni giorno una soluzione che porterà ad una crescita. Anche i bambini hanno paura, possono infatti avere paura del buio, del giudizio, di non essere accettati per quello che si è, di perdere i propri cari e di rimanere soli. Personalmente, anche io ho dovuto superare da bambina le mie piccole grandi paure: accompagnata dalle persone a me più care, ho combattuto i miei incubi passo dopo passo. Ancora adesso, vincere le paure può risultarmi difficile, ma quando superata, grazie all’aiuto di un amico, di un familiare, di un maestro, o di un cagnolino fidato, la vita cambia e migliora. Penso che le paure non debbano mai essere viste come ostacoli o limiti per la nostra vita: non bisogna mai, assolutamente mai, viverle in modo passivo o temere di affogarci: sono solo, dico io, un “chihuahua con la criniera ed il ruggito di un leone”. Gestire la paura con il sorriso, magari sdrammatizzando il momento, ridendo e rendendo il momento il meno tragico possibile: questo è per me il modo migliore per essere ogni giorno meno paurosi.

Oltre alla scrittura, hai anche una passione per il disegno. Come hai integrato la tua creatività visiva nella creazione di questo libro?

In questo libro ho cercato di conciliare la scrittura con il disegno: volevo dei disegni che accompagnassero il testo, ma che lasciassero anche spazio alla personale fantasia del lettore. In questo libro per prima cosa è nato il messaggio che volevo comunicare, poi sono stati creati i disegni ed infine i testi. Volevo creare un libro ricco sia lessicalmente che visivamente: il mio obiettivo era quello di ideare un’unica dimensione in cui i giovani lettori potessero immergersi e vivere avventure con la piccola Alice. Conciliare disegno e scrittura è stato per me molto semplice: amando sia scrivere sia disegnare è stato facile equilibrare le due dimensioni. Confesso che da bambina, quando leggevo un libro che aveva anche dei disegni, interpretavo praticamente la storia osservando solo le immagini: pensando alla mia esperienza personale ho voluto creare dei disegni facili da “leggere”, intuitivi e molto espressivi…allegri! 

Infine, vorremmo sapere quali sono i tuoi progetti futuri. Hai in programma di scrivere altri libri per bambini? Ci puoi dare un’anteprima di ciò su cui stai lavorando attualmente?

Allora, ancora non ho in programma di scrivere altri libri… sono all’ultimo anno di liceo, ho la maturità, gli esami di ingresso per l’università… insomma, “tante cose bollono in pentola”! Sicuramente, prima di addormentarmi, mi piace pensare alle possibili future avventure che la nostra Alice potrà affrontare… magari incontrerà il mostro dell’ascensore, della scuola, o del rubinetto? Ancora il mio futuro è incerto, sono indecisa tra due facoltà, completamente diverse, entrambe bellissime… Vedremo, per ora “prendo anche io il mio coraggio” e mi preparo per le prove di ammissione!

Grazie mille, Chiara, per aver condiviso con noi la tua storia e il tuo libro così speciale. “Storie di mostri… quelle che ancora non conosci!” sicuramente lascerà un’impronta nei cuori dei giovani lettori e li ispirerà a affrontare le proprie paure con coraggio e determinazione. Auguriamo a te e al tuo libro tutto il successo che meritate. Grazie ancora per essere stata con noi oggi!

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