GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Nudo – Jacopo Bellan

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros, dove oggi ci immergeremo nell’universo poetico di Jacopo Bellan, autore del libro di poesie intitolato “Nudo”. Le parole di Bellan ci conducono in un mondo di pensieri celati, un territorio dove l’oscurità non è tenebra ma piuttosto il luogo in cui si svela la verità che incessantemente cerchiamo, versi che, come specchi, riflettono l’infinito, con una brevità e una potenza che catturano il lettore, portandolo a esplorare la pura essenza della parola.

Jacopo, le tue poesie sono limpidamente potenti nella loro brevità. Come trovi l’equilibrio tra la potenza delle parole e la loro essenzialità, mantenendo al contempo un coinvolgimento immediato del lettore?

La sincerità emozionale verso me stesso credo sia la chiave. Aprirmi ed essere vero, prima di tutto nei miei confronti, è ciò che mi porta a scrivere e fare i conti con ciò che provo, con l’intensità e la forza che è dentro di me, facendo sì che i pensieri, le emozioni ed i sentimenti prendano una forma concreta; una volta estrapolati dalla mente, solo allora, ho la possibilità di poterli elaborare rendendoli anche fruibili in forma poetica. Spesso già la mia elaborazione esce con parole essenziali, forse perché l’essenzialità stessa delle parole è la fonte di un pensiero che poi si trasforma in un fiume in piena; altre volte metto impegno nel cercare l’incastro giusto delle parole in modo da avere in pochi versi la massima espressione di quel che è dentro di me, dando la possibilità al lettore non tanto di immedesimarsi in me, ma di trovare una propria chiave di lettura e cercare un proprio pensiero tra quelle poche righe che chiamiamo poesia.

Il titolo del tuo libro, “Nudo”, suggerisce una sorta di spogliarsi dell’anima attraverso le parole. Qual è il significato dietro questa scelta e come si riflette nella tua poetica?

L’idea di “Nudo” è esattamente questa, uno spogliarsi dell’anima, avere il coraggio di essere libero di provare qualsiasi tipo di emozione, senza vergognarmi di ciò che sento, ma accettarle così come vengono, perché è impossibile modificare ciò che si prova, per non parlare di quanto sia malsano reprimere. Posso imparare, devo imparare ad accettarle, capirle e renderle un punto di forza, non un intralcio alla mia vita, e la poesia, come la scrittura in genere, è ciò che più mi aiuta a capire la mia anima. Attraverso la poesia riesco a contattare anche gli angoli più bui e profondi dentro me, perché il solo scrivere mi dona il tempo di riflettere su ciò che sono; trovare l’incastro giusto per avere una lirica la più potente possibile mi fa tornare ancora e ancora sui miei pensieri, rafforzando le mie idee, o indebolendole, cosicché io possa riflettere ancora su me stesso.

Racconti di esserti avvicinato alla scrittura per dare forma ai tuoi pensieri, alle idee e ai sentimenti. Come influisce concretamente nelle tue poesie la tua vita quotidiana, tra lavoro, passioni e riflessioni personali?

Sono sempre stato estremamente riflessivo riguardo a molti aspetti della vita, trovandomi spesso nella situazione di avere la testa così piena da doverla “svuotare”, da lì la necessità di scrivere. Riverso tutto ciò che mi accade su un foglio bianco, tutti i miei stati d’animo legati a quel che accade intorno a me e di conseguenza dentro me, perché ogni mia sensazione, pensiero ed emozione è il riflesso degli accaduti della vita. Credo che il vivere sia la parte principale, la vera essenza dell’esistenza, l’unico carburante per dare un senso a ciò che sono, a ciò che siamo. L’arte nasce da questa voglia ed esigenza delle persone di tirare fuori l’immensità che si crea dentro loro, io ho preso la poesia come mia forma d’arte nella quale riversare tutto ciò che la vita mi lascia quando mi passa attraverso. Generalmente l’emozione che accomuna ciò che scrivo è la tristezza, madre indiscussa di una malinconia che caratterizza un forte lato della mia personalità. È grazie ad essa che nascono la maggior parte dei miei pensieri e le più riflessive domande che mi pongo, con inevitabile riversamento nella mia poesia. Penso però che sia un’emozione mal interpretata il più delle volte, viene vista come una cosa brutta, quando sono convinto possa essere invece una forza di valore inestimabile; personalmente la trovo l’emozione più introspettiva.

Le tue poesie navigano tra pensieri profondi e una certa essenzialità nel linguaggio. Qual è il messaggio che speri di comunicare ai lettori attraverso le tue composizioni poetiche?

Non credo che la forza della poesia debba sempre essere legata ad un’articolata espressione letteraria, ma sovente la semplicità rende più vero il contenuto. Parlando con molte persone lontane dal mondo della letteratura, ancor di più dalla poesia classica, esce forte il senso di disagio nei confronti dei versi perché visti come qualcosa di difficile comprensione, una lettura di nicchia; dovrebbe invece essere un bene regalato a tutti, chiunque dovrebbe sentirsi libero di godere della poesia senza sentirsi schiacciato dalla sua grandezza. La motivazione più forte che mi ha portato a pubblicare “NUDO” è stata l’idea di mettere a disposizione le mie emozioni, i miei pensieri ed una parte della mia vita, con l’auspicio che il lettore possa identificarsi nei miei versi. Dare a chi si sente perso nei turbinii di una mente confusa la possibilità di riconoscersi e capire di non essere l’unico a soffrire, a provare certe emozioni o sentimenti, che a volte possono sembrare tremendi o, peggio, non accettati dalla nostra società. Queste emozioni sono dentro di noi, chiunque le prova, la differenza sta nel leggerle a nostro favore come punto di forza ed opportunità, non come limite.

“Dedicato a chiunque ne abbia bisogno;

a chiunque si senta perso

nella propria solitudine di pensieri e paure.

Liberatevi da tutto,

spogliatevi dinnanzi a voi stessi

per sentirvi liberi,

per sentirvi vivi.”

Questa è la dedica che ho fatto nella mia opera, questo è ciò che più mi ha spinto a mettermi a nudo e a trasformare pensieri scritti su fogli stropicciati in una raccolta di poesie edite. Credo che l’accettazione e la conoscenza di se stessi siano la chiave per sconfiggere la dilagante ignoranza e la mediocrità che ne consegue. Tutto questo si potrebbe riassumere in una sola parola: consapevolezza. Avere consapevolezza di me è ciò per cui lavoro ogni giorno ed è la ricerca che più amerei trasmettere, perché con essa sono davvero certo che la vita possa essere vissuta appieno, nel nome dell’amore e della felicità, nel loro senso più ampio.

Dopo il successo di “Nudo”, hai in programma nuove pubblicazioni o progetti legati alla poesia? Puoi condividere con noi qualcosa riguardo ai tuoi prossimi passi nel mondo della scrittura?

La mia testa è sempre in fase di lavorazione, così come la mia penna, ma ad oggi non ho ancora nulla di concreto relativo ad un nuovo libro. Mi piacerebbe molto portare avanti la mia arte, mantenendo per ora un occhio di riguardo a NUDO. Credo sia importante andare per gradi, essere grato di ciò che mi sta dando la mia opera e trarre ogni insegnamento possibile da questa prima esperienza da autore. È per me un mondo, quello dell’editoria, del tutto nuovo, e come tale voglio possa essere una scuola, così da avere ancora più strumenti utili in futuro. Ho avviato una collaborazione, anche grazie a voi di Albatros, con Caos Film, progetto che vedrà luce a breve e che spero possa darmi la possibilità di far sentire ancor di più i miei pensieri; espandere la visibilità dell’opera con l’idea di portare il mio pensiero e le mie parole a quante più persone possibili. Inoltre, ho partecipato a diversi premi letterari, alcuni ancora in corso, e prevedo di prendere parte ad altri in questo 2024. Insomma, voglio godermi appieno il momento senza accanirmi subito in nuovi progetti. L’arte non si ferma mai, verrà il tempo per agire e credo che la poesia sarà al centro di tutto ciò, ma non voglio “buttar su” programmi, voglio vivere il presente e fare un piccolo tesoro da poter utilizzare al momento più opportuno.

Concludiamo questa stimolante conversazione con Jacopo Bellan, il talentuoso autore di “Nudo”, un libro di poesie che ci invita a esplorare l’intensità delle parole e la loro potenza nel catturare l’anima dei lettori. Grazie, Jacopo, per aver condiviso con noi il tuo percorso artistico e la tua prospettiva unica sulla creazione poetica. Aspettiamo con ansia di seguire i tuoi futuri progetti e di immergerci ancora nelle profondità dei tuoi versi, guidati dalla tua capacità di toccare le corde più intime dell’animo umano attraverso la bellezza delle parole.

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