GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Narrando Poesie – Luca Nagliati

Oggi abbiamo il piacere di parlare con Luca Nagliati, l’autore di ” Narrando Poesie”, un libro che ha suscitato molta attenzione e curiosità. Siamo ansiosi di conoscere di più su questo talentuoso scrittore e sul suo lavoro.

Cosa l’ha ispirata a scrivere questo libro “Narrando Poesie”? Qual è il messaggio principale che vuole trasmettere attraverso queste riflessioni sulla vita?

Il libro “Narrando Poesie” è stato ispirato e scritto con il desiderio di raccontare poesie con un linguaggio semplice, di facile comprensione, che arrivi con immediatezza alla pancia delle persone. Ho usato una forma espressiva che definirei un po’ meno del verso e un po’ più della prosa. Ho voluto scrivere componimenti anche per chi la poesia non l’ha mai amata, atteso che essa è considerata una forma letteraria per pochi “eletti”. Merita evidenza, che la poesia è di tutti, parla di tutto e una vita senza poesia è triste, piatta come il mare senza onde, senza vento. Prendendo in prestito una frase della poetessa Szymborska, sottolineo che “non esistono professori di poesia”, ragion per cui, ognuno di noi può fare un piccolo sforzo per avvicinarsi, per conoscere la poesia ed apprezzare le emozioni che può lasciare. L’ispirazione l’ho trovata, osservando immagini, ascoltando una canzone, guardando il cielo sdraiato sull’erba, lasciando libera la mia anima di vagare sulle nuvole per osservare ciò che accade sulla terra. Per quanto riguarda il messaggio principale che voglio trasmettere con le mie riflessioni sulla vita, posso dire che la nostra esistenza va vissuta con intensità, giorno per giorno, con passione, guardando al domani, non dimenticando i passi che abbiamo fatto e da dove siamo venuti. Dobbiamo sforzarci per sapere dove siamo diretti, essere coscienti che comunque vada, abbiamo fatto di tutto e lottato per raggiungere nostri obiettivi, senza rimpianti. Tutto ciò non è certamente facile ma dobbiamo essere sempre vigili e presenti senza aspettare la manna che cada dal cielo. La poesia aiuta la riflessione, è un’esperienza emotiva. Se posso azzardare un concetto, dico che una vita senza poesia è come un marinaio che non conosce il vento e non sa dove bene dove andare.

Nel libro si parla di accettare l’imprevisto e affrontare le sfide della vita con coraggio. Potrebbe condividere un momento personale in cui ha dovuto affrontare l’ignoto e come questo ha influenzato il suo approccio alla vita e alla scrittura?

Premetto che non sono un coraggioso, ma tutti noi dobbiamo trovare le forze per affrontare la vita con coraggio seguendo le nostre passioni. Nella mia esistenza, l’ignoto che ho dovuto affrontare e che mi ha influenzato nella scrittura, non è rappresentato da episodi eclatanti. Ad influenzare i miei componimenti credo siano stati, la fine di un amore, della famiglia, la scomparsa di una persona cara e il fatto che il ragazzino che c’è in me, si è trasformato in una persona più matura e riflessiva, desiderosa di mettere nero su bianco pensieri e parole. Essendo persona sensibile, ho provato a cogliere e trascrivere momenti che altrimenti sarebbero andati persi nell’oblio. Avendo avuto fin qui, un’esistenza felice, priva di particolari difficoltà, con una strada che mi ero disegnato, già segnata, l’ignoto per me è derivato da una svolta repentina, un improvviso temporaneo buio, che mi ha impedito di vedere l’orizzonte del mio futuro. Scrivere “Narrando poesie” è stato come redigere un piccolo testamento su una parte della mia esistenza, fotografare col bianco e il nero, il mondo visto dal mio obiettivo, senza tralasciare di meditare sul pezzo di strada che ho percorso, ben conscio che la vita è breve e che non dovevo sprecare i giorni futuri.

Quali temi o argomenti considera particolarmente importanti nelle sue poesie, e perché ha scelto di trattarli?

Nel libro ho trattato diversi temi, avendo ben presente il fatto che la Poesia è un genere letterario particolare e per offrire molteplici argomenti di lettura e meditazione ai lettori. “Narrando Poesie” è suddiviso in sette sezioni, accompagnate ognuna da un disegno da me prodotto, illustrazioni che vogliono descrivere la semplicità del mio messaggio. In particolare, ho creato:

La rivincita della fantasia

Colorati di nero

Viverla questa vita

Natura focosa

Emozioni del cuore

Da un luogo all’altro

Il grande orgasmo

Le riflessioni sulla vita e sul termine della nostra esistenza sono certamente l’argomento predominante come ho sopra menzionato e di cui vale sempre la pena soffermarsi. Dobbiamo assaporare giorno per giorno ciò che incontriamo nel nostro cammino, affrontando le avversità e rialzandoci dopo le cadute. Tuttavia, ho voluto anche aprire finestre e dare voce alle persone meno fortunate, che hanno dovuto lasciare la loro terra in cerca di un futuro migliore, ai diseredati, nella sezione “Colorati di nero”. Con “Emozioni del cuore” ho concentrato i miei scritti sui cieli azzurri e sulle profondità dei pozzi che si toccano nelle storie d’amore, sull’altalena di emozioni che portano alla felicità e alla tristezza. Non mancano componimenti sulla natura, sul fatto che l’uomo con attività scellerate, sta spingendo nel precipizio, nel vuoto, la nostra amata terra. Nella sezione “Rivincita della fantasia”, ho lasciato liberi miei mille cavalli dell’immaginazione, per non perdere di vista l’adolescente che c’è in me. Il tutto condito anche con un po’ di ironia per non rendere troppo pesanti i componimenti. Ho raccontato anche di altri luoghi del mondo, i passi che ho fatto in quelle terre, per non dimenticare le impronte lasciate. La copertina che ho prodotto, cerca di riassumere i temi trattati: illustra il mondo, gli uomini che ci camminano sopra e al centro l’albero che ci dà ossigeno, la natura dove viviamo.

Come il suo stile poetico si è evoluto nel tempo e cosa lo rende unico nel panorama della poesia contemporanea?

Mi considero un neofita, un “giovane poeta”, nonostante l’età, quindi parlare di evoluzione del mio stile, mi diventa un po’ difficile. Posso dire, che in passato mi ero riproposto di scrivere “100 cartelle” con racconti brevi, storie di convivio e di vita vissuta, apologhi, con spiccato senso morale o allegorico e utilizzando sempre un linguaggio semplice. Leggendo fin da ragazzo famosi poeti, quali Neruda, Pessoa, Merini, Walkott, Szymborska, Master, Lorca, Borges, Paz, ed altri, mi è venuto naturale lasciare libero il mio istinto letterario, mescolando “versi”, con la “prosa”. Ne è uscito uno stile senza terzine e quartine, uno stile se posso dire, diverso con un linguaggio narrato-parlato, fatto anche di personificazioni di animali, natura, cose. In “Narrando Poesie” quindi mi ritrovo a raccontare e dialogare con l’albero, con l’airone cinerino, col ghiacciaio ed a sentire le meditazioni della sogliola. Nella sostanza mi piace far parlare e narrare poesia, alla fauna o alla flora. Tutto questo si riallaccia anche con il discorso che facevo prima sul fatto che la poesia parla di tutto e può essere di tutti. Se il mio stile viene definito diverso, particolare o addirittura unico, nel panorama della poesia contemporanea, mi può solo fare enorme piacere. Sono consapevole, tuttavia, che è sempre difficile far approcciare o leggere le poesie alle persone, ancorché con uno stile diverso e con linguaggio di facile comprensione. 

Ha pubblicato in precedenza con il Gruppo Albatros un libro intitolato “Poesie in Viaggio”. Come le poesie in questa nuova raccolta si collegano al suo viaggio letterario precedente e quali nuove sfumature e approfondimenti ha introdotto nel suo lavoro poetico?

“Poesie in viaggio” è stato il mio libro d’esordio e il viaggio letterario raccontato, è stato spesso accompagnato da esperienze di vita, accanto alla mia amata bicicletta. Le ore in sella da solo, mi hanno consentito di spaziare con la mente, di pensare, cogliere attimi, memorizzare versi e sono state fonte d’ispirazione. La bici (muscolare), mi ha fatto apprezzare la fatica, stimolato il desiderio di raggiungere obiettivi con passione e perseveranza e nello stesso tempo mi ha consentito di osservare più da vicino, ed in modo lento, ciò che mi circonda. Mi ha stimolato il desiderio di trascrivere le mie emozioni. Parte della mia vita l’ho vissuta con a fianco libri di poesia e con la bicicletta. “Narrando Poesie” è certamente la continuazione del cammino letterario intrapreso, con la differenza che ho cercato di approfondire temi a me cari e di proporne altri. Ho cercato di “sognare ad occhi aperti”, andare più a fondo negli argomenti, di fare un costante resoconto, con stesura dei miei pensieri, partendo dai fatti, dalle persone che ho incontrato, da ciò che vedevo e che il mondo mi offriva. Ho cercato di mettermi a nudo, sentire cosa dicessero le mie sensazioni, di cogliere i colori della natura, ascoltando voci, la musica dei miei sogni. Schopenhauer sostiene che ogni giorno è come una piccola vita; ogni mattina la iniziamo con un risveglio e la terminiamo di sera andando a dormire, per poi risvegliarci ancora il giorno dopo. Spesso mi sono alzato, proponendomi di vivere come se fosse l’ultimo giorno e di scrivere poesie con costanza, nei momenti liberi dal lavoro in quanto il nostro tempo è la principale ricchezza della nostra esistenza. Dobbiamo essere attenti a risvegliarci ogni mattina, consci che un sonno potrebbe prenderci per andare nell’aldilà, e per non perdere nulla di ciò che ci viene offerto dalla vita.

Ringraziamo Luca Nagliati per averci concesso questa intervista, è stato davvero un piacere scoprire di più sul suo libro “Narrando Poesie” e sulla sua esperienza come autore. Buona lettura e non dimenticate di lasciare il vostro commento qui sotto!

 

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