GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Maglietta verde – Anna Serrano

Benvenuti sul blog del Gruppo Albatros! Oggi abbiamo il piacere di intervistare Anna Serrano, autrice del libro “Maglietta verde”. Questo romanzo racconta la storia di Clara, una donna che, dopo aver vissuto una relazione intensa e devastante con Mauro, affronta il difficile percorso di ricostruzione personale. Il libro esplora la complessità delle relazioni sentimentali, il narcisismo patologico e la forza necessaria per rinascere. Anna Serrano, con la sua acuta capacità analitica, ci offre un ritratto psicologico profondo dei suoi protagonisti, toccando temi universali e delicati. Scopriamo insieme cosa si cela dietro le pagine di “Maglietta verde”.

Anna, “Maglietta verde” è un titolo molto evocativo. Puoi raccontarci come è nato e cosa rappresenta per te?

Indubbiamente Maglietta verde è un titolo evocativo nato nel momento in cui Clara vede Mauro e lo descrive […] “indossava una polo verde scuro su dei jeans a zampa d’elefante (pag.39). Maglietta verde è evocativo di un incontro, il primo tra Mauro e Clara, un momento importante della loro relazione e un modo affettuoso ed esclusivo di chiamarlo e di pensarlo. La maglietta, indumento leggero ed estivo vuol simboleggiare la leggerezza, l’ingenuità e la freschezza dell’amore appena nato. Così come il colore verde è un simbolo di speranza per un lungo futuro insieme. Per me rappresenta la gioventù e la ricerca continua di un rapporto positivo che si evolve continuamente.

Clara vive un’evoluzione importante nel romanzo. Quali sono stati i momenti chiave che hanno segnato questa trasformazione per lei?

Nel romanzo Clara vive un’evoluzione importante che la coinvolge e stravolge le sue certezze. All’inizio la loro relazione sembra perfetta, ma col tempo si trasforma e quando Clara si rende conto della pochezza del suo rapporto con Mauro, prende una posizione definitiva: lo lascia, ma nonostante la fine della loro relazione, Mauro rimane una figura presente nel suo futuro, ma non nella sua vita. Questo è il primo momento chiave importante che dà il via alla ricerca di indipendenza emotiva per sganciarsi dall’influenza tossica di Mauro e aprirsi a nuove esperienze e a nuovi incontri. Rappresentano le tappe della trasformazione di Clara, e il passaggio da un amore inizialmente idilliaco a relazioni più sane, segnate dal superamento del narcisismo patologico di Mauro.

La tua analisi del narcisismo patologico nella relazione tra Clara e Mauro è molto incisiva. Cosa ti ha spinto a esplorare questo tema e come hai svolto la tua ricerca per rappresentarlo accuratamente?

Ognuno di noi, in momenti e circostanze diverse ha conosciuto o si è ritrovato ad essere Clara o Mauro e a dover “lottare” per ritrovarsi e riappropriarsi della propria vita. Ho ripescato casi sepolti nella mia memoria li ho analizzati, selezionati e ricavati atteggiamenti e comportamenti. In questi ultimi anni si parla continuamente di stupri, di femminicidi, di violenza sulle donne per cui, portando in campo l’amore di Clara e Mauro, speravo di contribuire ad una migliore presa di coscienza di sé. Inoltre, sono nonna di una ragazza di 16 anni, aperta alla vita e a tutte le manifestazioni amorose.

Sandro e Andrea entrano nella vita di Clara in momenti diversi. Come descriveresti il loro ruolo nel percorso di guarigione di Clara e cosa rappresentano rispetto a Mauro?

Sandro è il primo uomo che si affaccia nella vita di Clara. È il collega di lavoro, è l’amico, il confessore, è la persona a cui lei racconta i suoi problemi e che la conforta nei momenti di crisi con Mauro e la spinge a lasciarlo. È l’ancora di salvezza a cui lei si appoggia per ritornare a vivere. È l’amore, diverso da Mauro, più calmo, più ragionato, meno istintivo. Clara lo sceglie per vivere con lui la sua vita, lo sposa, ma la sorte beffarda glielo porta via, lasciandola sola. Andrea incontra Clara diversi anni dopo. Lei è vedova e nuovamente insediata da Mauro che vorrebbe istaurare una nuova relazione. L’arrivo di Andrea, entusiasta e aperto portano un po’di pace e Clara, vede nel suo orizzonte, la possibilità di un nuovo compagno.

Il tuo romanzo offre un messaggio di speranza e rinascita. Quale consiglio daresti a chi si trova a vivere una relazione tossica e sta cercando la forza per uscirne?

È difficile consigliare, perché ognuno di noi è una persona con un suo vissuto, diverso da un altro. In linea generale direi che è importante parlare con i genitori, con amici, con parenti responsabili, con  personale specializzato. Oggi ci sono strutture che possono aiutare ad uscire da certe situazioni. Non esiterei a chiedere un aiuto psicologico così come farei ricorso e affidamento alle istituzioni per il rispetto delle norme giuridiche esistenti.

Anna, ti ringraziamo per aver condiviso con noi il tuo tempo e le tue riflessioni su “Maglietta verde”. Il tuo libro offre una visione intensa e commovente delle dinamiche relazionali e del coraggio necessario per ricominciare. Siamo sicuri che i nostri lettori troveranno ispirazione nelle tue parole e nelle vicende di Clara. Auguriamo a te e al tuo libro il massimo successo e attendiamo con ansia i tuoi futuri lavori. Grazie ancora per essere stata con noi!

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