
“Era in questa semplicità, che forse prima sarebbe passata inosservata, che ci si sentiva fortunati, fortunati di avere qualcuno con cui condividere il mondo, i pensieri, una mano cui aggrapparsi mentre si sfogliano pagine di vita.”
Oggi parliamo di Acheni nel vento un libro di Federica Falzone pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Acheni nel vento è un libro ambientano all’interno di una residenza per anziani, Villa Iris, una residenza che permette agli ospiti di vivere serenamente al suo interno. Federica Falzone, attraverso i suoi occhi, e con un pizzico di creatività ci racconta cosa si racchiude realmente all’interno delle mura di Villa Iris.
Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare l’autrice per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Acheni nel vento.
Riportiamo di seguito l’intervista a Federica Falzone, buona lettura!
- COM’E’ NATA LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
Ironicamente ho sempre affermato di aver imparato prima a scrivere che a parlare per descrivere il mio legame eterno con la scrittura. Credo nella teoria della ghianda e, quindi, penso che ognuno di noi abbia una tendenza naturale, un’indole a fare, essere qualcosa. Scrivevo da bambina e oggi non riesco a trovare altro modo per esprimere pensieri, valori, trattenere storie. Durante le presentazioni di “Acheni nel Vento” mi sono ritrovata a raccontare un aneddoto che secondo me rispecchia quanto detto finora. Quando andavo a cenare con i miei genitori o quando andavamo in vacanza capitava spesso di fermarmi a parlare con le persone che si trovavano lì, clienti dei ristoranti dove andavamo, persone in spiaggia. In piccoli fogli rilegati con un nastro scrivevo la loro storia e poi la riportavo a loro come dono. Avrò rovinato la cena a parecchie persone probabilmente o forse gli avrò strappato un sorriso, sicuramente era chiaro il mio istinto naturale. La mia attenzione durante le lezioni di italiano era sempre differente e le librerie sono sempre state dei luoghi incantati per me. Le parole hanno sempre avuto un potere e un carisma smisurato ai miei occhi e, di fatti, oltre all’amore per la scrittura, ho scelto di essere una psicologa, di curare con le parole.
- COS’HA PROVATO NEL VEDERE IL SUO PRIMO LIBRO PUBBLICATO? È STATO UN SOGNO DIVENUTO REALTA’?
Lo tengo ancora tra le mani senza comprendere del tutto. Tra l’altro, come avviene sempre, mi vergogno un po’ di quel che ho messo tra le pagine, critico il risultato ma ho imparato con il tempo che anche questa è una fase che giunge inevitabilmente quando termino di scrivere qualcosa. Sicuramente ciò che mi fa comprendere di aver raggiunto un piccolo frammento di sogno è il riscontro con i “lettori”. Sentire le sensazioni, sapere che alcune pagine sono rimaste impresse o hanno suscitato qualcosa mi lascia senza respiro. Non potrò mai dimenticare gli occhi pieni di lacrime di chi aveva letto il libro, i messaggi di chi mi ringraziava per aver fatto rivivere un’emozione, un ricordo. Ho capito di aver toccato quel frammento di sogno durante le presentazioni e durante gli incontri nelle scuole, approcciarmi agli altri tramite la scrittura è qualcosa che ho sentito “di pancia”, forte e delicato insieme. Durante gli incontri con le scuole, in particolare, è stato stimolante poter coinvolgere e far comprendere ai ragazzi l’importanza di una parola, di un’immagine, di un suono, poter mescolare con loro diversi elementi per far divenire quel che stava accadendo una storia, guidando la loro creatività. Ho tanti sogni ancora, scrivo nel blog e continuo a farlo sperando che i racconti vengano letti e che molti riescano a esser trasportati da quelle righe.
- COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
Quello che desidero è poter essere per qualcuno quello che sono stati per me grandi autori ovvero guide, modelli, scoperte. Vorrei che qualcuno provasse quello stupore che ho provato io davanti ad alcuni testi, all’eleganza con cui vedevo intrecciate le parole come per magia. Vorrei che qualcuno potesse sospirare giunto all’ultima pagina del mio libro e sentirmi vicina. Vorrei che le parole potessero essere carezze per chi sta vivendo un momento di sconforto, di smarrimento o che semplicemente aiutino a rafforzare un’idea. Vorrei poter trasmettere la bellezza delle piccole grandi cose che ritorna un po’ in tutto ciò che scrivo perché ritengo che sia proprio lì che si svela il senso.
- CHE MESSAGGIO HA VOLUTO DARE CON IL SUO LIBRO?
“Acheni nel vento” racconta episodi, sentimenti, emozioni, vissuti di operatori, familiari, anziani in una rsa. Racconta tutto questo seguendo il filo degli eventi di cronaca dei primi mesi di pandemia, quelli che tutti noi abbiamo sperimentato impegnati a lavorare per l’emergenza, chiusi in casa, pieni di timori e ansie, di desideri frustrati. Ognuno di noi ha vissuto le sue emozioni e in queste pagine volevo che ognuno ritrovasse un pezzo di quel che è stato senza sprofondare in un cupo sentimento di angoscia, provando a sentire il desiderio di vita dietro ogni azione, i sogni dietro ogni momento di forte tristezza, la voglia di leggerezza e lo sguardo sui piccoli gesti, sui piccoli anfratti di vita. Forse da psicologa e, quindi, per deformazione professionale anche nelle pagine del libro emerge il mio desiderio di trovare l’unica crepa da cui può filtrare la luce, il desiderio di trasformare, come fa l’ostrica, il dolore in perla.
- HA PROGETTI PER IL FUTURO?
Si, tanti, forse troppi. Ho già nella mente idee, storia e personaggi del nuovo libro. Spero di potermi immergere presto nella stesura e incrocio le dita affinché possa seguire il giusto percorso, arrivare a qualcuno che si ritrovi nelle parole, che costruisca con esse un luogo sicuro. Inoltre, continuo a dedicarmi al blog (federicafalzone.it) all’interno del quale sto sviluppando una nuova sezione di racconti. Continuo a scrivere per giornali online e pagine di poesie. Sono sempre in cerca di percorsi di crescita, formazione e nuove opportunità. Spero di poter dedicare tempo e spazio alla scrittura, alle parole che irruente si muovono in me e vogliono trovare spazio nelle pagine.
A noi del Gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Federica Falzone per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Acheni nel vento e per il futuro.
A te caro lettore auguro di perderti tra le pagine di questo libro e volare con la fantasia, cullato dalle parole di Federica, un po’ come fanno gli acheni quando c’è vento.
Noi ci sentiamo presto.
La vostra redattrice.